Il sindaco di massa Roberto Pucci rischia davvero di non poter votare alle primarie del pd per eleggere il segretario nazionale che si svolgeranno domenica. Il caso massese sta già facendo il giro delle segreterie provinciali del partito sparse per tutta Italia; Pucci aveva dichiarato durante una puntata in diretta di Logos, che aveva ricevuto voci sul possibile diniego a farlo votare; voci di corridoio, che però si sono fatte sempre più insistenti nel giro di poche ore anche all’interno del Pd. Pucci riascoltato questa mattina al telefono ha ribadito la sua posizione: alle primarie possono partecipare tutti i liberi cittadini; sono l’espressione democratica più alta che un partito possa avere e se il pd mi impedirà di votare sarà uno scacco nazionale. Ma dalla segreteria del Pd arrivano commenti diversi: sono quelli del coordinatore provinciale della mozione pro-Franceschini.
Secondo Manfredi, coordinatore comunale della mozione Bersani, parlerebbe per tutti solo lo statuto che all’articolo 2 comma 8 recita: sono esclusi dall’albo degli elettori le persone che siano iscritte ad altri partiti politici o che aderiscano a gruppi di altri partiti politici all’interno di organi istituzionali elettivi; dunque Pucci, sindaco di Massa dal 2008 con una lista civica, nonostante fondatore del Pd, rientrerebbe nella casistica decritta dallo statuto”. Il sindaco Pucci non crede alle sue orecchie e dichiara: è l’ennesima forzatura: alle primarie possono partecipare tutti quindi anche io. Intanto invita la stampa a seguirlo domenica mattina al seggio di mirteto per documentare quello che potrebbe diventare un altro caso nazionale.