Seicento mila euro per realizzare il “percorso vita” lungo gli argini del Fiume Versilia, del Torrente Montignoso e del Lago di Porta; 300 mila euro ce li ha messi la Regione Toscana in co-finanziamento con il comune di Montignoso, che si appresta così ad ultimare i lavori già iniziati un mese e mezzo fa. Il progetto era stato già inserito nel Pasl come elemento pregnante di una nuova rete di piste ciclabili: si tratta infatti di un passaggio pedonale lungo gli argini del fiume, del torrente e poi del lago, che arriverà al mare, attraversando la zona sportivo- ricreativa di Cinquale, fino al porticciolo turistico e alla Apt, per un totale di 3,5 km; la pavimentazione non interferirà sull’aspetto paesaggistico e ambientale; sarà realizzata in materiale eco-compatibile, legni trattati con vernici utilizzate nella bioedilizia; avrà cinque ingressi, due principali sul Ponte delle Cateratte e all’altezza di Casina Mattioli e tre privi di barriere architettoniche in Via dei Cipressi, via Cannicce e via Bregoscia; ci saranno punti luce con lampade a bassa potenza per evitare l’inquinamento luminoso nelle ore notturne e punti di osservazione naturalistica. Sarà possibile percorrere la passeggiata a piedi o in bicicletta; severamente vietato invece il passaggio con mezzi di trasporto: i controlli saranno serrati da parte di Anpil e Polizia Municipale e le multe rischiano di essere salatissime. Da terminare ancora i lavori sulla segnaletica, il ponticello di collegamento al torrente di Montignoso, alcuni lavori sul ponte delle Cateratte che dovranno essere coordinati con i lavori di adeguamento delle opere idrauliche sul fiume Versilia; il posizionamento dell’attrezzatura ludico motoria per bambini e adulti, che verrà collocata lungo il percorso; tra un mese l’inaugurazione a cui il sindaco di Montignoso Federico Binaglia spera non manchi l’Assessore Regionale Marco Betti. E nei prossimi progetti dell’Amministrazione comunale c’è l’acquisizione del rudere della Casina: in programma c’è il reperimento di fondi per sistemare la struttura, oramai fatiscente e farne un ufficio di accoglienza turistica con all’interno un museo; un progetto che rientra nella valorizzazione dell’Anpil e dell’intera area in oggetto