E’ stata una presenza pacifica quella di un centinaio di cittadini – albianesi, del comitato di Montignoso, operai della Costa – in consiglio provinciale, una seduta interamente dedicata al tema dei rifiuti, ma dalla quale sono uscite ben poche soluzioni concrete. E questa è l’accusa rivolta all’amministrazione da parte di alcuni presenti che hanno invocato l’aiuto della politica per risolvere tutte le problematiche presenti sul territorio e aperte da tempo. Non solo Ditta Costa e Albiano Magra, quindi, ma anche Cermec, Erre Erre, cava Viti, discariche. Tutti percorsi intrapresi dalla provincia che si è trovata in difficoltà con la nascita dell’area vasta. L’assessore all’ambiente Livio Grillotti ha posto come punto fisso e imprescindibile il rispetto delle norme ambientali, ma, come ovvio che sia, non si può mettere da parte il posto di lavoro di decine di persone. Il territorio apuano, lo dimostrano anche diverse classifiche, è il peggiore se si parla di rifiuti: in provincia si producono 692 kg di rifiuti pro capite contro una media regionale di 665 kg. Con una bassa raccolta differenziata. Ci si dovrà poi adeguare ulteriormente dal 31 dicembre quando le discariche diventeranno per norma l’ultimo gradino della piramide, i rifiuti non potranno più essere portati lì direttamente. Insomma tante novità sul tavolo da affrontare, ha assicurato il presidente Osvaldo Angeli con trasparenza e legalità. Ma angeli ha attirato su di sé le polemiche dei presenti confermando che il territorio ha bisogno di un impianto come Erre Erre per il CDR, utile anche sotto il profilo economico perché i camion non dovranno più fare 40 km per smaltire i rifiuti. L’ambiente è una ricchezza da preservare per le future generazioni ed ogni scelta avrà un peso in futuro, ma la provincia ha scelto la via dell’impiantistica oltre a spingere al massimo sulla raccolta differenziata e a tenere presente la delocalizzazione per quanto riguarda la Costa Mauro. Sulla cava viti, invece, dopo l’intervento del comitato di montagnoso contro la riclassificazione, il presidente ha commentato: “è una discarica prevalentemente per marmettola e se ci fossero stati effettivamente dei rischi non avremmo proceduto”.