Venti giorni agli arresti domiciliari per un calcio nel sedere: è quanto stabilito dal giudice di pace Locano ieri pomeriggio nei confronti di Marco Lenzoni, responsabile della Asp di Massa Carrara, militante vicino ai Carc, sindacalista. <<Voglio che tutti conoscano il risultato di una ingiustizia_ dichiara Lenzoni_ ; io ho cercato di difendere un compagno che era stato ripetutamente attaccato, colpito e deriso dal popolo di destra>>. I fatti risalgono al 2008, anno delle elezioni amministrative a Massa. Lenzoni, che tra l’altro all’epoca era il candidato alla presidenza per la lista comunista per il blocco popolare, partecipò ad un dibattito alla Apt, che finì in rissa. Era l’8 aprile: la sala era gremita di gente e i militanti di destra e di sinistra iniziarono ad attaccarsi, prima a parole, saluti romani contro pugni chiusi, poi a fatti. Calci pugni sedie che volarono. Lenzoni per difendere Franco Ceccarelli, candidato a sindaco per il comune di Massa, prese a calci Salvatore Cipullo marito di una militante di destra. Da quella rissa scaturirono tre procedimenti penali: il primo andato a sentenza con l’assoluzione di Ceccarelli per l’accusa di ingiurie. Il secondo che ha visto la condanna di Salavtore Cipullo a 5 mesi, pena sospesa, per l’aggressione a Ceccarelli e 4000 euro di risarcimento danni  per due denti rotti; infine il terzo procedimento ere quello di Cipullo contro Lenzoni per il calcio ricevuto, e che il giudice ha ritenuto punibile con la “permanenza domiciliare”. L’avvocato di Lenzoni, Alessandra Poletti, ha dichiarato che ricorrerà in appello