Dal 5 maggio al 2 giugno prossimi il Fortino Leopoldo I ospiterà contemporaneamente due mostre, patrocinate dal Comune di Forte dei Marmi in collaborazione con la Fondazione Villa Bertelli e curate da due eccellenze del mondo dell’arte: Domenico Monteforte e Tiziano Lera.

Per entrambe l’inaugurazione è prevista sabato 4 maggio alle 17.30.

WALTER LAZZARO, L’ELEGANZA DELL’ANIMA, a cura di Domenico Monteforte, un’antologica su Walter Lazzaro in occasione dei 110 anni dalla nascita.

Oltre 50 dipinti esposti tra il primo e il secondo piano del Fortino, una selezione di opere particolarmente significativa della produzione artistica del Maestro romano che abbraccia un periodo temporale che va dagli anni ’30 fino agli ultimi lavori della seconda metà degli anni ’80. Un intero piano dell’esposizione è dedicato ai lavori “fortemarmini”, una produzione ricca e articolata di tele e cartoni che hanno come tema la spiaggia, gli ombrelloni chiusi o aperti, le cabine; personaggi misteriosi e silenti, protagonisti incastonati in momenti metafisici che caratterizzano immediatamente la produzione di Lazzaro.

Il silenzio diventa sostanza, la luce si fa colore nei tramonti rosa e nelle lunghe ombre di barche abbandonate sulla spiaggia; l’artista diventa tutt’uno con l’ambiente che lo circonda, un tempo sospeso che si riflette nelle tele esposte in queste sale. Un lavoro di introspezione e di ricerca portato avanti per anni dall’artista e oggi perfettamente riconoscibile nei molti dipinti presenti in mostra.

Al piano secondo del Fortino si snoda la produzione artistica precedente agli anni del Forte, paesaggi come appunti di viaggio che spaziano dagli anni ’30 al decennio successivo e oltre, istantanee di soggetti che hanno colpito l’immaginazione del giovane pittore Walter Lazzaro: le barche in restauro, paesaggi di canali e scorci di paesaggio fanno da contraltare ai ritratti di Carrà e De Chirico e al meraviglioso nudo di schiena del ’35 ,“Pittura tonale”, un omaggio maestoso a Jean Auguste Ingres, magnifico pittore neoclassico francese.

Il Fortino di Forte dei Marmi regala per un mese un significativo spaccato sull’arte figurativa del ‘900 italiano con Walter Lazzaro, artista sempre indifferente alle mode e alle correnti artistiche che hanno attraversato il secolo scorso e si pone come riferimento per quella pittura con le radici nell’ottocento e lo sguardo nella contemporaneità. Un’eleganza dell’anima perfettamente riconoscibile nel lavoro di questo Maestro, che lo rende oggi più che mai moderno e attuale.

THEOREIN DI GIUSEPPE MAIORANA, a cura di Tiziano Lera, in collaborazione con Oblong Contemporary Art Gallery

Io sono balena. Giuseppe Maiorana raffinato ed eclettico artista siciliano, ma con sangue polacco nelle vene, parte da questa affascinante, quanto insolita identificazione, per raccontare la mostra Theorein, una serie di bronzi esposti al pianterreno del Fortino Leopoldo I. L’opera è un mondo animale nella sua interezza, che propone una realtà primordiale, dove, tutti gli esseri riprodotti, dal più piccolo come lo scarabeo, al più grande, come l’elefante, rispettano un equilibrio e una forma pulita in reciproca armonia.

Vittorio Sgarbi ha scritto di lui “La visione di queste forme mi fa pensare di essere davanti ad un artista dotato. Voglio dunque tributare a questo scultore siciliano il mio riconoscimento con l’approfondimento delle immagini, della sua capacità autentica di dare forma a un mondo di animali, dotati di anima fondamentale: l’anima della forma del pensiero, che estrae una sintesi. Maiorana ha colto la natura spirituale del mondo degli animali che sono simboli, sono emblema, sono divinità”.

Un tributo meritato per l’artista, che, in questa mostra porta tutta la bellezza di una natura, quale effettivamente è, in cui gli animali rappresentano il tutto e sono in grado di sorprendere il visitatore, semplicemente mostrandosi nell’essenzialità della loro esistenza. La balena citata da Maiorana è il raggiungimento della più profonda espressione di questo suo viscerale rapporto con il mondo animale, a lungo studiato, vissuto e perfino sognato negli anni e che adesso trova espressione d’arte nell’esposizione a Forte dei Marmi. Un’emozione unica, che emerge da queste figure, così semplici nella loro lineare costruzione, ma così impattanti per la parte più intima di ognuno noi, alla quale arriva il messaggio dell’artista, nato dal cuore e trasmesso direttamente dalle sue mani.

Le due mostre rimarranno aperte al pubblico dal 5 maggio -2 giugno 2024 con il seguente orario: martedì e giovedì dalle 16.00 alle 19.00, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00. Lunedì chiuso. Ingresso libero.