Un percorso in salita e pieno di ostacoli. E’ quello che hanno trovato gli operatori di Nausicaa nella mattinata di lavoro, lungo la salita di Monteverde. Rifiuti sparsi in vari punti, gettati a terra in diverse zone dell’area collinare, dove sono stati rinvenuti imballi in plastica, carta, cartone e altri materiali facilmente avviabili alla raccolta differenziata e quindi potenzialmente riciclabili. Ma anche piccoli inerti e piatti in ceramica rotti, che sarebbe stato possibile consegnare al centro di raccolta di via Bernini (la Ricicleria), in modo assolutamente gratuito
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“I nostri operatori – ha raccontato il presidente della società, Antonio Valenti – hanno trovato quanto documentato nelle fotografie. In questo caso non si può parlare di errori di conferimento e neppure di una raccolta differenziata non corretta. Chi sparge rifiuti sul suolo pubblico in questo modo svolge un’azione spregevole verso il territorio e verso i propri concittadini. Dispiace vederlo, poi, in una zona bella come Monteverde, dove molte persone vanno a camminare o a fare attività sportiva, godendo della vegetazione circostante”.
Va ricordato che riportare al decoro zone oggetto di abbandoni abusivi di rifiuti costituisce un costo per la collettività e non solo per l’azienda Nausicaa. Tali costi di recupero e smaltimento rifiuti (che diventano “indifferenziati” e quindi passibili di costi più elevati rispetto a quelli ben differenziati) andranno a carico del Comune e quindi riversati sulla bolletta TARI di tutti quanti.
“Serve un cambio di passo da parte di tutti – ha concluso il presidente Valenti – Da parte di Nausicaa stiamo provando da mesi a mettere un impegno costante nell’andare a intercettare le problematiche dei cittadini e capire come migliorare la raccolta differenziata. Ringraziamo tutti i cittadini, e sono la maggior parte, che si impegnano tutti i giorni nel fare la propria parte con la corretta separazione dei rifiuti domestici, dando una grossa mano all’ambiente. Purtroppo, però, basta il comportamento scorretto di pochi, per alimentare il degrado. L’azienda si attiverà per provare a risalire ai responsabili e imputare loro quanto previsto dalla normativa”.