Dopo pochi mesi dall’avvio dei lavori del nuovo Consiglio comunale siamo costretti a denunciare la mancata imparzialità, rispetto istituzionale dei diritti dei Consiglieri e delle Consigliere, ovviamente di minoranza.

Le parole magniloquenti rispetto alle intenzioni di equilibrio e giustizia del nuovo Presidente Incoronato quasi a voler evidenziare la differenza che ci sarebbe stata con il suo predecessore Benedetti, si sono dimostrate pantomima. “Il funzionamento del Consiglio è stabilito dal Regolamento comunale specifico, approvato da una maggioranza di cdx, che viene disatteso con ripercussione sulla tutela della minoranza sancita dalle norme italiane” sostiene la consigliera Bennati del Polo Progressista. E continua “Come Consigliera ho chiesto, attraverso la presentazione di una proposta, che si desse attuazione all’art 11 che prevede, tra le altre cose, assegnazione di spazi (uffici, sedi) e servizi per lo svolgimento dell’attività dei Gruppi consiliari che, stabilisce inoltre, -sono tenuti a comunicare i nominativi delle persone- che collaborano negli -uffici dei Gruppi-.

Ho provveduto ad inviare al Presidente del Consiglio nota protocollata con i nominativi dei miei collaboratori, ma è caduta nel vuoto senza la benché minima risposta. Ancor peggio venga con i diritti riconosciuti ai Consiglieri e le Consigliere in merito all’accesso agli atti che dovrebbero, per Regolamento, essere garantiti entro 5 giorni dalla data della richiesta -e nel rispetto della normativa superiore-. Gli accessi, che vengono inoltrati attraverso la Presidenza del Consiglio, spesso non hanno risposta se non in seguito a reiterati solleciti e l’intervento del Segretario generale. Lo stesso illegittimo trattamento viene riservato alle Interrogazioni con risposta scritta, modalità studiata dalla passata amministrazione Persiani per limitare l’esposizione politica pubblica delle criticità sollevate dai Consiglieri di minoranza, Queste Interrogazioni dovrebbero ricevere risposta entro 30 giorni, quindi nulla vieterebbe che potessero averla anche in 2 o 3 giorni, ma di fatto ne sono trascorsi 60 e io sono ancora in attesa di riscontro di ben 8 atti che ovviamente avevano la loro utilità nei tempi stabiliti.

È chiaro che questo sistema non tutela la minoranza, non garantisce la dovuta trasparenza, ma soprattutto non -garantisce ai Consiglieri l’esercizio delle proprie funzioni nelle forme e con le modalità previste dallo Statuto e dal Regolamento- e non può essere considerato assolto l’accertamento -che siano rispettati i diritti dei Consiglieri, intervenendo a loro tutela in caso di inadempienze- entrambe funzioni affidate al Presidente del Consiglio dalle leggi dello Stato prima ancora che dalle normative comunali” conclude la consigliera Daniela Bennati.

Daniela Bennati

Polo Progressista e di Sinistra