La ASL ha ben chiaro il percorso di riorganizzazione dei servizi sanitari del Monoblocco, quindi nessuna confusione ma un attento ascolto delle istanze dei cittadini e dei pazienti. Il piano dettagliato degli spostamenti è stato inviato ai Vigili del Fuoco già dal….luglio scorso. Tra l’altro si precisa che, questa prima ipotesi, che prevedeva lo spostamento dell’oncologia nell’ex pronto soccorso, è stata illustrata ai consiglieri comunali, ai sindacati ed è stata oggetto di un comunicato stampa del 27 giugno.
“La direzione della ASL, pur essendo l’unica responsabile di ogni decisione in merito all’organizzazione dei servizi, ha tenuto ben presente le istanze dei pazienti e degli operatori sanitari. L’avvento delle nuove terapie, che necessitano di una maggiore attenzione e standard più elevati, richiede il trasferimento al NOA della somministrazione delle cure chemioterapiche, mentre tutta l’attività di follow – up sarà mantenuta a Monterosso nella palazzina H. Dal punto di vista tecnico questo è l’unico piano alternativo possibile, anticipato informalmente nei giorni scorsi ai sindaci di Carrara e di Massa, che non comporta variazioni sostanziali rispetto a quello già presentato ai Vigili del Fuoco”.
“Per quanto riguarda gli altri servizi sanitari presenti al Monoblocco – continua la direzione aziendale –le cure intermedie saranno trasferite nella RSA di Fossone, mentre nel complesso polispecialistico e nei moduli che saranno montati nei prossimi mesi, rimarrà tutta la chirurgia ambulatoriale (oculistica, dermatologia, ecc.) e tutta la specialistica (endocrinologia, diabetologia, ecc)”.
“Le prescrizioni disposte dai Vigili del Fuoco e la relativa tempistica impongono che il piano di riorganizzazione sia messo in atto nei tempi stabiliti, che hanno come data ultima il 18 gennaio 2024. Per questo la direzione e l’ufficio tecnico giornalmente si incontrano per fare il punto e risolvere le diverse problematiche che emergono periodicamente per arrivare ad una soluzione che tenga presente le esigenze della popolazione e il rispetto delle prescrizioni. Ogni tappa del percorso che verrà progressivamente messo in atto vedrà il coinvolgimento dell’Amministrazione Comunale, delle organizzazioni sindacali, degli operatori sanitari, dei comitati e di tutti i soggetti interessati.
“E’ evidente, quindi, che non vi è alcuna volontà di ridurre o smantellare un importante presidio sanitario. Al contrario, l’iter progettuale relativo alla costruzione della nuova palazzina sta procedendo regolarmente. L’apertura della prima stecca è prevista per la fine del 2026”