La notte del 4 gennaio scorso, alle ore 5.30, la Centrale Operativa della Questura riceveva la richiesta di aiuto da parte di due donne, residenti nella zona di Poveromo. Le due stavano vivendo momenti di terrore, in quanto, da sole in casa, si erano rese conto della presenza di un malintenzionato sul tetto del primo piano che stava cercando di forzare una finestra. Nonostante la paura le due donne, madre e figlia, riuscivano a richiedere i soccorsi tramite 113.

Una delle volanti presenti sul territorio, prontamente inviata dalla Sala Operativa, interveniva con tempestività e nel giro di pochi minuti, si portava presso l’abitazione delle richiedenti.

I due operatori della Polizia di Stato individuavano immediatamente la sagoma dell’uomo sul tetto dell’abitazione, chiaramente intento a forzare una finestra. Attesa l’imminente situazione di pericolo che si prospettava per le donne, i due Agenti intervenivano prontamente scavalcando il cancello e portandosi in direzione del reo. Quest’ultimo, avvedutosi della presenza del personale della Polizia di Stato, si lanciava dal tetto ed appena toccato terra si dava alla fuga. Nonostante l’azione repentina dell’uomo, i due Agenti reagivano tempestivamente, ponendosi al suo inseguimento e riuscendo a bloccarlo.

Il reo, nel tentativo di guadagnare l’impunità, opponeva una forte resistenza usando violenza, sferrando pugni e calci, con forza tale da provocare lesioni ad entrambi gli operatori, ma, nonostante l’accanita resistenza, i due Agenti riuscivano a portare a termine l’azione, riuscendo a immobilizzare definitivamente il reo.

Grazie all’ausilio di altro personale intervenuto, gli Operatori di Polizia potevano infine andare a soccorrere le due richiedenti, ancora chiuse in casa ed evidentemente terrorizzate, rassicurandole e ricevendo le loro dichiarazioni su quanto avvenuto.

Nel corso del sopralluogo, effettuato con l’intervento del personale del locale Gabinetto di Polizia Scientifica, nel punto in cui il reo si era gettato dal tetto, veniva rinvenuto e sequestrato un grosso cacciavite a taglio, strumento utilizzato nel tentativo di forzare la finestra.

Al termine dell’attività prevista, l’uomo, un cittadino straniero di 25 anni, irregolare sul Territorio Nazionale e gravato da numerosi precedenti di Polizia, veniva tratto in arresto.

Il giorno seguente l’arresto veniva convalidato dall’Autorità Giudiziaria ed il reo, così come disposto, veniva tradotto presso la locale Casa Circondariale in stato di custodia cautelare.