«Abbiamo bisogno di un intervento immediato e mirato per quanto riguarda i nostri oliveti – spiega il presidente dell’Unione di Comuni Montana Lunigiana e sindaco di Aulla Roberto Valettini – quest’infestazione si sta allargando a macchia d’olio, e tante sono le segnalazioni che il nostro Ente ha ricevuto da parte degli agricoltori, per questo ho interpellato l’assessore regionale all’Agricoltura Stefania Saccardi affinché intervenga il prima possibile con i suoi tecnici per sanare questa situazione che sta incidendo molto sulla produzione dell’olio.

Più il tempo passa e più aumentano i danni. E’ giunto il momento di intervenire in modo veloce e definitivo.»
In alcune zone della Lunigiana, infatti, gli oliveti sono sotto attacco della cecidomia o dasineura oleae. Un insetto distribuito in tutta l’area mediterranea che da sempre è considerato da tecnici e olivocoltori poco pericoloso per la salute degli ulivi. Ma, in realtà, da qualche anno, sono state segnalate rilevanti infestazioni in alcune regioni italiane, come la Toscana e, precisamente, nella provincia di Massa Carrara e Lunigiana, dove, a partire dal 2014, in alcune zone ha raggiunto livelli preoccupanti d’infestazione. La cecidomia ha come unico ospite l’olivo, e in forma di larva penetra nelle foglie dove resta fino al completamento del suo sviluppo.

Nei casi di infestazione grave la pianta può andare incontro a defoliazione e successive probabili conseguenze negative sulla produzione, senza tenere conto che i fori d’uscita dell’insetto adulto aprono le porte a possibili infezioni da rogna dell’olivo. I principali nemici naturali della cecidomia appartengono all’ordine degli imenotteri, e sono circa 17 specie.

L’alto livello di parassitizzazione può salvare gli olivi della Lunigiana.

Per questo l’Unione di Comuni ha chiesto alla Regione di intervenire con il rilascio di antagonisti naturali della cecidomia, affinché il fenomeno possa essere finalmente arginato.