Il consorzio balneari Massa lancia nuovamente un grido dall’allarme: «E’ necessario ed urgente far partire la task force per la lotta all’erosione sul litorale apuano, perché non c’è più tempo».
La costa massese infatti non può più aspettare: la situazione ad ogni mareggiata diventa sempre più insostenibile. Se la scorsa primavera era evidente che molti tratti di costa erano in grave difficoltà, adesso la situazione sta diventando drammatica. «Il nostro Consorzio – spiegano dal direttivo i balneari massesi – ha inviato in Regione la richiesta per una riunione urgente della “task force” per affrontare i gravi problemi di erosione della nostra costa. In questi giorni sui giornali abbiamo letto diverse dichiarazioni sull’argomento, rilasciate dalla Regione Toscana, dal Comune di Massa, da vari partiti politici e associazioni.
Ci solleva sapere che per tutti, nessuno escluso, la lotta al fenomeno erosivo sia una priorità, così come lo è per noi, da affrontare con progetti risolutivi. Da anni sosteniamo che l’arenile sia una risorsa fondamentale per l’intera comunità, che genera un indotto sia per i settori direttamente connessi al turismo balneare sia per quelli indiretti.
Dal nostro punto di vista è necessario fare squadra, unire le forze e lavorare seriamente per risolvere il problema. Il territorio ha bisogno di soluzioni definitive e condivise.
Come balneari abbiamo già inserito alcune proposte nel documento presentato lo scorso inverno e che riguardano la manutenzione alle scogliere e un ripascimento di 200mila metri cubi di sabbia. Siamo anche aperti a progetti sperimentali da condividere. Riunire la task force porterebbe gli attori coinvolti a lavorare insieme per trovare idee condivise, progetti e una programmazione degli interventi.
Siamo convinti che le riunioni del tavolo di lavoro, per essere efficaci, debbano però avere cadenza regolare, per esempio mensile, per garantire che le decisioni vengano seguite passo dopo passo e per permettere a tutti di essere aggiornati sulle condizioni del litorale. Crediamo sia l’ultima occasione per tutelare e salvare la costa massese».
Il mare nel frattempo continuerà a fare il suo corso, l’auspicio per l’intera comunità massese è che non si verifichino mareggiate così violente che potrebbero risucchiare quella poca spiaggia rimasta in diverse zone degli otto chilometri di costa massese.