“Magia, meraviglia, spettacolo, fascino e speranza.” Questa la sintesi che Andrea Mambrini, primario del reparto di Oncologia presso l’ospedale delle Apuane, ha espresso nel presentare i due artisti che hanno regalato la loro esibizione ai pazienti del Noa. L’associazione “Donatori di musica” della quale il dottore è cofondatore con il collega Dr. Maurizio Cantore, si arricchisce di un ulteriore appuntamento che premia due artisti delle nostre parti: Veronica Pucci e La Princi, alias di Simona Pieraccini animatrice ed artista di strada. Veronica Pucci, arpista di fama nazionale, ha lavorato con i maggiori interpreti attuali fra i quali Katia Ricciarelli e Dimitra Theodossiou.
Ha partecipato anche come arpista di palcoscenico alla realizzazione delle liriche del Festival Pucciniano di Torre del lago, ed e docente presso la Civica scuola di Misica di Carrara, la Scuola di Musica di Lucca e l’Associazione concertistica Pina Telara di MAssa. La Princi ama presentarsi con queste parole: “Chissà da dove è arrivata… forse è uscita da un libro di fiabe oppure è planata giù a cavallo di una nuvola, facendo capolino da una bolla o sospesa su un filo immaginario fatto di gioia e meraviglia”. E’ una professionista molto abile e di grande esperienza che riesca a coniugare un innata propensione per l’arte e la recitazione con uno spettacolo molto spesso rivolto al pubblico dei piccoli ma non disdegnato dai grandi che restano affascinati dal messaggio che trasmette.
Le due artiste hanno studiato un saggio, proposto nel lavoro odierno, nel quale uniscono “ballo e bolle” con la melodia delle note: ne scaturisce un’atmosfera leggera che infonde grazia, fatuità e serenità, sentimenti e sensazioni che spesso mancano negli animi talvolta sofferenti dei pazienti ospedalieri.
“L’appuntamento di oggi – conclude Andrea Mambrini – è il secondo della nuova stagione che abbiamo voluto ribattezzare “Affacciati alla finestra”. Sono concerti ed incontri che vengono condotti da un palco situato nel giardino dell’ospedale e che tutti possono seguire. D’altronde – continua il primario – il terribile periodo di emergenza sanitaria che stiamo vivendo ci costringe a riprogrammare gran parte della nostra vita su percorsi che rispondano alle prescrizioni. Per cui qui, come a Mantova ed a Rimini dove sono ripresi passato il periodo più critico, i concerti vengono tenuti nei giardini ed i pazienti possono seguire direttamente dalle finestre delle loro camere.”