In allegato, l’interpellanza e la risposta sui fatti accaduti il 7/8 maggio presentata nel Consiglio Comunale di ieri sera dalla Consigliera Mosti Elena e dal Consigliere Carioli Gabriele.
La risposta è stata fornita dal Sindaco Persiani e per quanto mi riguarda vorrei aggiungere qualcosa a livello personale.
Il fatto esposto con interpellanza rivolta all’Amministrazione Comunale, riguarda la mia “ sfera privata ” e non il ruolo di Consigliere Comunale o Presidente del Consiglio, perchè accaduto durante una passeggiata privata fatta insieme alla mia cagnetta di nome Daisy. La foto incriminata scattata dal sottoscritto con selfie, non è stata fatta sulla spiaggia ma a confine e d’altronde è praticamente impossibile provare il contrario perchè è una foto a mezzo busto, dove non si può assolutamente capire dove ero posizionato in quel momento. Per cui, qualsiasi illazione, ipotesi o accusa sollevatami sui social o con l’interpellanza presentata, non è altro che una vera e propria diffamazione pubblica, alla quale i due consiglieri saranno chiamati a risponderne nelle dovute sedi competenti e giudiziarie e ciò è avallato dal fatto che i due buontemponi ( Nel senso di persone allegre,gioviali e di carattere giocoso ), non hanno neanche presentato una legittima “ denuncia” alla Procura della Repubblica o alla Polizia Municipale, ma si sono limitati ad inoltrare una inutile e strumentale interpellanza al Sindaco, il quale, tra l’altro, non ha nessuna competenza in merito a delle presunte indagine che loro hanno reclamato anche in Consiglio Comunale.
Faccio, inoltre, presente che, comunque, anche se fosse stato accertato un comportamento illegittimo da parte mia per aver messo i due piedi sulla spiaggia nel periodo di divieto da Covid-19, non si tratterebbe di “reato penale”, come asserito erroneamente dai due consiglieri, ma di “illecito amministrativo”, perseguibile solo con una semplice sanzione. Quindi, se Carioli e Mosti ritengono per il prossimo futuro, di continuare a svolgere il ruolo di minoranza in questo modo, impicciandosi degli affari personali di Stefano Benedetti , facciano pure, ma il consiglio spassionato e sincero è quello di non commettere degli errori come “violare la privacy” o “diffamare pubblicamente” e poi , comunque, sarebbe opportuno per loro, onde evitare ulteriori e pessime figuracce, come presentare delle interpellanze, rivolgersi direttamente alla Magistratura denunciandomi, forse in questo modo, avrebbero più credibilità di fronte ai cittadini.
Per concludere non posso che auspicare da parte loro un impegno maggiore e di qualità nello svolgere il proprio ruolo di oppositori all’attuale Amministrazione Comunale, ma, d’altronde, ricordo a mente che in passato l’unica iniziativa portata a termine dalla Mosti Elena, sia come Consigliera che come Assessora fu nel 2015 il progetto Book crossing, fallito nel suo nascere e nel merito a Marzo 2016, quindi solo un anno dopo, Manuela Angeli pubblicò sugli organi di informazione locali un articolo, con il quale denunciava la condizione di abbandono dei punti Book crossing, richiedendone la rimozione.
Oggi, come ricordo, ci è rimasto solo il relitto di cabina telefonica con qualche vecchio libro unto a Ricortola, dove giornalmente qualcuno va a scaricare i propri bisogni fisiologici ed a giorni l’Amministrazione Comunale provvederà ad eliminarlo , come ha già fatto per l’altro punto presente all’interno della struttura Master.
STEFANO BENEDETTI