Oggi con il 25 Aprile si festeggia l’anniversario  della Liberazione d’ Italia. Purtroppo a causa degli ultimi eventi legati all’emergenza Covid-19, non ci saranno celebrazioni istituzionali ed possibile solo comunicare con messaggi virtuali e giornalistici, per cui affido il mio messaggio, in qualità di Presidente del Consiglio Comunale di Massa, agli organi di stampa locali e Tv , da sempre attenti alla nostra tradizione e al tragico passato storico che ha visto la nostra Provincia e la città di Massa in primo piano per il sacrifico ed il martirio di militari, partigiani e civili a causa delle rappresaglie naziste e dei bombardamenti aerei subiti.

Il 25 Aprile è la festa della LIBERTÀ ed in quanto tale una festa che dovrebbe unire e non dividere. La nuova Amministrazione Comunale di Massa guidata dal Sindaco Francesco Persiani ha dato prova in questi due anni di voler perseguire l’obiettivo nobile del ricordo e delle celebrazioni  in nome di tutti coloro che hanno dato la vita per salvare l’Italia e trasmettere il testimone dei nostri valori nati dal sacrificio  di chi ha combattuto e dal sangue di chi è morto :  Pace, Solidarietà, Libertà e Democrazia , alle future generazioni ed oggi noi tutti, a partire dai rappresentanti delle istituzioni, che hanno il dovere di tenere alta la fiaccola del ricordo e della tradizione  affinché il passato non possa  ritornare.

Credo che oggi, i tempi per guardare alla storia senza le lenti deformanti dell’ideologia, siano maturi e ritengo che in questo senso le istituzioni e tutti coloro che ricoprono un ruolo istituzionale, debbano fornire un esempio concreto per Una vera pacificazione degli Italiani. Penso che in Italia, più di ogni tempo passato, sia giunto il solenne momento di una riconciliazione e di un ossequio alla Memoria. Gli anni spaventosi di una guerra che ha portato lutti ed indicibili sofferenze al nostro paese chiedono a tutti noi di attivarci per arrivare a quella pacificazione tanto sperata. Dobbiamo saper distinguere colpe e responsabilità dei vivi e allo stesso tempo coltivare la pietà per i morti. Sono fermamente convinto che in questo momento, nel quale gli Italiani sono stati chiamati ad un ulteriore sacrificio contro un nemico invisibile e in considerazione del fatto che la nostra Provincia ed il nostro comune, sono stati colpiti in modo particolarmente devastante,dovremmo onorare  le vittime di tutte le guerre, comprese quelle del Covid-19, proposta avanzata da anche da diversi parlamentari, tra i quali il Sen. Ignazio La Russa, senza più odio, stendendo un velo di pietà sui morti di tutte le guerre, quindi ai partigiani di tutte le formazioni, bianchi o rossi che fossero, ai militari senza nessuna distinzione e ai martiri del Corona Virus.

Un pensiero particolare va  alla popolazione civile di Massa che  subì L’ onta dello sfollamento dalla città, quando 40.000 abitanti del nostro comune più 3.000 di Montignoso, furono obbligati ad abbandonare la loro terra perché facente parte del fronte della Linea Gotica, denominata terra di nessuno. Il mio ragionamento parte da tutto ciò che ho espresso in queste poche righe, per poter dire che tutti coloro i quali domani festeggeranno, non tanto la Liberazione d’Italia, ma soprattutto i “Liberatori “  e parlo delle varie associazioni come L’ ANPI , omettono, per non dire evitano, di guardare la storia con la giusta obiettività.

Ringrazio  tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggermi e concludo con L’ augurio  che questa giornata nel prossimo futuro possa trasformarsi nella Festa delle Vittime  di tutte le guerre.

W L’ ITALIA, W LA LIBERTÀ’

Il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI MASSA

– STEFANO BENEDETTI