
In merito alla lettera pervenuta agli organi di stampa che sarebbe firmata a nome dei lavoratori Nuovo Pignone dello stabilimento di Massa e del cantiere di Avenza e delle ditte dell’indotto, Baker Hughes intende chiarire quanto segue:
- Sin dalle prime notizie di diffusione del Nuovo Coronavirus in Italia, Baker Hughes ha adottato in modo proattivo una serie di misure per proteggere i propri dipendenti e ridurre al minimo qualsiasi impatto sulle operazioni, con l’obiettivo di mitigare il rischio nei suoi impianti, garantendo al contempo che le proprie operazioni continuino a servire i clienti di tutto il mondo, impegnati nel trasporto e nella produzione delle risorse energetiche. Sono state introdotte restrizioni per tutti i viaggi non essenziali, misure per rispettare la distanza di sicurezza e limitare gli assembramenti nel luogo di lavoro, incluso l’uso esteso del remote working ove possibile, e ulteriori azioni come l’intensificazione delle attività di pulizia e sanificazione ordinarie e straordinarie, in linea con le indicazioni del Governo.
- L’azienda ha ottenuto, in data 25 marzo 2020, un decreto prefettizio che autorizza il proseguimento di tutte le attività dei siti di Massa e Avenza in forza del DPCM 22 marzo 2020, articolo 1, comma 1, lettera D e H.
- Tutte le procedure di sicurezza, così come il piano per le riaperture (tra l’altro parziali su massa e Avenza che porteranno al 50% della forza lavoro nelle due sedi) sono state discusse e concordate con i rappresentanti sindacali e RSU di tutti gli stabilimenti.
- Le RSU sono i rappresentanti e la voce dei lavoratori e non risultano all’azienda che siano state segnalate situazioni o criticità in linea con quanto riportato invece nella lettera. All’interno dell’azienda, esiste un “Comitato per la salute negli ambienti di lavoro – COVID-19” in cui azienda, RSU e RLS condividono e concordano modalità operative per ridurre al minimo l’esposizione dei lavoratori al rischio. Sono previsti incontri ricorrenti ogni settimana, proprio per fare costantemente il punto della situazione in ogni stabilimento.
- Le procedure di sicurezza di Baker Hughes sono state prontamente condivise con le ASL ove è stato richiesto e l’azienda ha implementato proattivamente le misure di isolamento cautelativo quando si sono verificati casi sospetti o di contagio nei propri siti.
- L’azienda continua ad operare nel pieno rispetto di tutte le normative e dei protocolli vigenti ed è in qualsiasi momento a disposizione delle autorità competenti per le verifiche che esse riterranno opportune.
La salute e la sicurezza di dipendenti, collaboratori, clienti e tutte le parti interessate è una priorità assoluta per Baker Hughes. Riteniamo particolarmente grave che una lettera di fatto anonima e non controfirmata dai supposti lavoratori venga considerata espressione di un’intera popolazione. Si invitano quindi gli organi di stampa che l’hanno ricevuta a fare le opportune verifiche sulle informazioni e qualifica delle fonti prima di pubblicare contenuti del genere, on d’evitare che vengano diffuse ricostruzioni del tutto fuorvianti, lesive dell’azienda e soprattutto lontane dalla realtà.