L’emergenza coronavirus ci sta travolgendo e la nostra Azienda Asl sembra volersi complicare la vita con continue scelte sbagliate, insistendo nel rendere frustrante il lavoro incessante dei medici di famiglia bypassandoli regolarmente.

Succede così che questi ultimi non solo – come già detto – si vedano respinte o ritardate le richieste di effettuare tamponi su pazienti facilmente valutati a livello clinico Covid-19, ma anche che siano respinte dal 118 le loro richieste di intervento per questi stessi pazienti laddove invece sia ritenuto necessario il prelevamento ed il ricovero.

Siamo insomma ben oltre la già pessima gestione di una crisi epocale, siamo all’azzeramento del diritto alla salute.

Ma non è finita.

Negli ultimi giorni, dopo la ‘riapertura’ degli Ospedali di Pontremoli e Fivizzano si è delineata una scelta organizzativa che vedeva e vede i due presidi lungianesi pronti a garantire assistenza ed interventi per pazienti No-Covid lunigianesi e di costa, così da decongestionare almeno in parte il NOA ove vengono ricoverati tutti i pazienti affetti da coronavirus.

A fronte di questa decisione – che ha il suo senso – sta però accadendo che, prima di arrivare a destinazione, diversi pazienti lunigianesi per i quali è richiesto intervento del 118 a seguito di riscontrate patologie No-Covid vengano prelevati e portati non già subito nei pronto soccorso di Pontremoli e Fivizzano, ma prima spediti al NOA (!), al solo scopo di verificare (proprio attraverso quei tamponi negati magari ad altri che ne avrebbero forse anche più bisogno!) eventuali positività al coronavirus, per poi essere rimandati (se negativi) presso i nosocomi lunigianesi.

Con ciò si determinano enormi perdite di tempo enormi, scarso utilizzo dei pronto soccorso lunigianesi e sperpero di risorse umane ed economiche per il via vai di ambulanze.

Tutti elementi negativi facilmente evitabili con la semplice predisposizione (sia a Pontremoli che a Fivizzano) di una stanza dedicata presso cui eseguire tali verifiche per casi ritenuti dubbi.

E’ tanto difficile? Sinceramente non sembra, eppure, in questa tragica situazione si deve assistere anche all’incapacità di ricercare soluzioni semplici e sensate.

Per cortesia qualcuno intervenga e ponga subito rimedio a queste storture, perché siamo veramente in mano al nulla, anzi peggio, alla follia!  

Jacopo FERRI