Che ne sarà della nostra economia? E’ preoccupato il presidente di Confimpresa Massa Carrara, Daniele Tarantino: “Non siamo in zona d’allarme per il coronavirus, per fortuna – spiega Tarantino – ma le piccole e medie imprese apuane stanno risentendo negativamente della situazione che si è creata. Comprendiamo l’emergenza sanitaria e le misure restrittive adottate per contenere  la diffusione del contagio, ma da qui a creare un clima apocalittico ce ne corre. Se mancano le consegne, se mancano le commesse, si rischia la paralisi di tutto il sistema economico, con gravissime ripercussioni sul tessuto sociale e operativo.

E’ bastata una settimana per indurre alcuni commercianti ad abbassare le saracinesche. Se la cosa dovesse proseguire, ci troveremmo di fronte ad un vero disastro. Le nostre aziende sono molto preoccupate”. Per Alessio Giorgeri, associato di Confimpresa,  titolare del locale Osteria sul mare “la prima vittima del coronavirus è l’economia italiana. Hanno tutti esagerato con questa paura. Non siamo di fronte ad una comune influenza ma è anche vero che il 95% dei colpiti guarisce, come è stato ribadito dagli esperti. La realtà è che questo clima catastrofico ci sta danneggiando facendoci perdere tantissimi turisti.  Cominciano le belle giornate di sole e la nostra zona da sempre richiama turisti dal nord e dal centro. Invece assistiamo a una catena di disdette da parte dei nostri clienti di Milano, Bergamo e anche Firenze. Abbiamo una prosciutteria in centro, a Forte dei Marmi – aggiunge –  e il calo è stato davvero considerevole.

Anche svaligiare i supermercati non è stata un’azione ragionevole. La gente si è creata magazzini in casa e, ritrovandosi con eccessi di cibo, difficilmente va a mangiare nei ristoranti, sempre più vuoti”. Insomma, si rischia veramente una crisi economica a effetto domino: “I costi rimangono – conclude il presidente Tarantino – ma i guadagni vengono meno. Quanto tempo si può andare avanti in questo modo? Nel giro di una settimana abbiamo assistito ad un tracollo dell’economia.

Abbiamo  bisogno di messaggi positivi e soprattutto di sostegno alle piccole e medie imprese che stanno subendo un duro attacco alla loro economia. Auspichiamo l’apertura di un  tavolo di confronto per valutare i danni economici e a supporto alle imprese colpite da questa nuova ondata di crisi targata coronavirus”.