Abbiamo appreso che la Giunta Regionale del Lazio ha approvato la Delibera che consentirà in conferimento e il trattamento per i prossimi 7 mesi di circa 13.500 tonnellate di rifiuti indifferenziati nei due impianti toscani contrattualizzati dall’azienda Ama, tra questi il Cerme Spa sito in località Gotara di Massa. Abbiamo, inoltre, appreso che la Sindaca Raggi ha ringraziato il Presidente Rossi e L’ Amministrazione Regionale Toscana, di cui fa parte anche il Consigliere Regionale massese Giacomo Bugliani, per aver dimostrato attenzione e disponibilità, individuando i due impianti ( l’altro a Massarosa ) per il trattamento dei rifiuti di Roma. Insomma la Regione Toscana prima di occuparsi di gestire il futuro dei propri rifiuti, decide già di accollarsi le beghe altrui prendendo i rifiuti della Capitale. Ci domandiamo se Rossi non aveva di meglio da fare per i cittadini Toscani ed in primis per quelli massesi. Non c’erano forse urgenti locali maggiori da seguire anziché pensare alla Pentastellata Sindaca di Roma .
Infatti, in toscana non esistono impianti di trattamento sufficienti e termovalorizzatori , ad oggi esistono solo discariche come quella del Cermec che oggi viene messo a disposizione dei compagni romani magari anche a prezzi agevolati.
Ci domandiamo il motivo per il quale i rappresentanti in loco della Regione, in quota PD, in questo caso, Giacomo Bugliani non ci abbiano informato per via preventiva di questa decisione, di cui siamo venuti a conoscenza solo a delibera approvata ( deliberazione n. 69 del 25/92/2020 – Proposta n. 2505 del 20/02/2020 ). Forse qualcuno sperava che la cosa passasse sotto tono ?
Questo provvedimento non è accettabile poiché il nostro territorio è già fin troppo in sofferenza per l’alto inquinamento e le bonifiche da effettuare, considerando anche tutte le altre problematiche che ricadono sempre sulla salute dei cittadini e penalizzano fortemente il settore turistico.
Per questi motivi riteniamo di dover mobilitare il popolo per opporsi con tutte le forze a queste imposizioni distruttive a cui la Regione ci sta ormai obbligando da anni.
Il Gruppo Consiliare di Forza italia di Massa
STEFANO BENEDETTI
GIOVANBATTISTA RONCHIERI
INTERROGAZIONE
Oggetto: Interrogazione sullo smaltimento dei rifiuti di Roma a Cermec Spa di Massa
Massa, 27/02/2020
Al Sindaco di Massa Francesco Persiani
Oggetto: sull’accordo tra Regione Toscana e Regione Lazio per il conferimento in impianti situati nel territorio della Regione Toscana di rifiuti provenienti dalla Regione Lazio
I Sottoscritti Consiglieri Comunali
Visto il D.Lgs 3 aprile 2006 n. 152 “Norme in materia ambientale” , in particolare l’art.182 “Smaltimento dei rifiuti”comma 3 prevede che “3. È vietato smaltire i rifiuti urbani non pericolosi in regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti, fatti salvi eventuali accordi regionali o internazionali, qualora gli aspetti territoriali e l’opportunità tecnico economica di raggiungere livelli ottimali di utenza servita lo richiedano;
Vista la legge regionale 28 dicembre 2011, n. 69 “Istituzione dell’autorità idrica toscana e delle autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani. Modifiche alle leggi regionali 25/1998, 61/2007, 20/2006, 30/2005, 91/1998, 35/2011 e 14/2007”;
Vista la Delibera della Giunta regionale della Toscana n.205 del 24-02-2020 “Art. 182, comma 3, del D.Lgs. 152/2006. Schema di accordo tra Regione Toscana e Regione Lazio per il conferimento in impianti situati nel territorio della Regione Toscana di rifiuti provenienti dalla Regione Lazio. Approvazione”
Visto che la Giunta regionale del Lazio ha approvato la delibera n.69 del 25/02/2020 “Approvazione schema di accordo tra la Regione Toscana e la Regione Lazio per il trattamento temporaneo di una quota di rifiuti aventi codice CER 20.03.01 prodotti da Roma Capitale”,che consentirà il conferimento e il trattamento per i prossimi 7 mesi di circa 13.500 tonnellate di rifiuti indifferenziati nei due impianti toscani contrattualizzati dall’azienda Ama;
Richiamata la Deliberazione di Giunta regionale toscana n 275 del 20/03/2018 “DGRT 19/2018 -Ulteriori disposizioni per la gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti derivanti dal loro trattamento” con la quale si vieta lo smaltimento negli impianti di discarica regionali, fatti salvi eventuali accordi interregionali ai sensi dell’articolo 182 comma 3 del d.lgs. 152/2006, dei rifiuti prodotti fuori dal territorio regionale di seguito elencati:
– frazione secca di sopravaglio prodotta dai processi di selezione meccanica effettuata sui rifiuti urbani non differenziati (CER 20.03.01) in impianti autorizzati per operazioni di recupero o smaltimento e codificata con codice CER 19.12.12;
– scarti e sovvalli prodotti dai processi di selezione meccanica effettuata sui rifiuti urbani non differenziati (CER 20.03.01) in impianti autorizzati per operazioni di recupero o smaltimento e codificati con codice CER 19.12.12;
Letto quanto previsto dalla DGRT 205/2020 ovvero che la richiesta di accordo interregionale riguarda in particolare flussi di rifiuti urbani non differenziati (CER 20.03.01), oggetto di preventivo trattamento presso impianti TMB toscani per il successivo smaltimento/recupero dei rifiuti esitanti dal trattamento in impianti finali toscani;
che la Regione Toscana individua la capacità di trattamento per flussi extra regionali presso gli impianti nei comuni di Massarosa, loc. Pioppogatto (società Ersu spa) e “Massa, località Gotara (società Cermec Spa)” ;
Considerato che nel gennaio 2018 la Regione Toscana con la DGRT 19 del 15/01/2018 Indirizzi per il conferimento dei rifiuti in impianti di discarica presenti sul territorio regionale:
– obbligava le Ato all’autosufficienza regionale ovvero impartiva indirizzi per privilegiare i flussi di rifiuti di provenienza regionale su quelli di altra provenienza;
-invitava i gestori delle discariche a garantire priorità al recupero e smaltimento dei rifiuti urbani e dei rifiuti del loro trattamento (frazione organica stabilizzata, scarti e sovvalli ecc) di provenienza regionale e, subordinatamente, al conferimento dei rifiuti speciali di provenienza regionale rispetto a quelli provenienti da fuori regione; e per i gestori di impianti di discarica per rifiuti non pericolosi che ricevono rifiuti speciali, raccomandava di dare priorità al conferimento dei rifiuti speciali di provenienza regionale, rispetto a quelli provenienti da fuori regione;
Ricordato come il Presidente Rossi e l’Assessore all’ambiente volessero assicurare l’autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti urbani e dei rifiuti del loro trattamento, tenuto conto anche del ritardo- si legge nella DGRT 205- nel raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata previsti dalla pianificazione vigente; ma anche assicurare l’autosufficienza dei rifiuti speciali prodotti sul territorio regionale, che costituiscono la maggior parte dei rifiuti prodotti e gestiti a livello regionale;
Richiamato che il paradigma dell’Economia circolare sia stato inserito nello Statuto regionale e in tutti gli atti della programmazione;
Che il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti e Bonifiche dei Siti Inquinati (PRB) approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 94 del 8/11/2014 debba essere ancora presentato in Consiglio Regionale per il suo aggiornamento;
Che il problema della gestione dei rifiuti nei distratti Conciario, Cartario e Lapideo rappresentino dei problemi irrisolti, nonostante i continui sforzi sia delle imprese dei distretti che i moniti delle categorie imprenditoriali;
Preso atto dei problemi che attanagliano la Capitale e che agli occhi del mondo restituiscono una pessima immagine di Roma e dell’Italia;
Ritenuto opportuno interrogare le istituzioni per conoscere se non fossero disponibili altre regioni ad accogliere i rifiuti prodotti da Roma;
interrogano il Sindaco Persiani e la Giunta
Per chiedergli se non ritiene opportuno interpellare immediatamente la Regione Toscana per conoscere :
i motivi del cambiamento di rotta da parte della Giunta Regionale rispetto alle indicazioni della delibera n.19 del gennaio 2018 sull’autosufficienza;
se negli ultimi tre anni ci siano stati accordi interregionali volti ad accogliere rifiuti prodotti in altre regioni;
le capacità residue di trattamento e smaltimento di tutti gli impianti della regione Toscana;
la produzione regionale di rifiuti (RU ed RS) del 2019;
i dati aggiornati sulla raccolta differenziata;
i dati sulla produzione dei rifiuti nei distretti cartario, conciario e lapideo;
i dati dell’ultimo monitoraggio effettuato da ARRR spa sul rispetto degli indirizzi impartiti alle ATO e ai Gestori degli impianti ai sensi della DGRT 19/2018.
Se non ritiene opportuno mobilitare tutte le autorità ed i soggetti competenti per bloccare il conferimento delle tonnellate di rifiuti che a breve inizieranno ad arrivare nel nostro territorio .
Giovanbattista Ronchieri