“Se qualcuno ha intenzione di sollevare polemiche nella maggioranza o prenderne le distanze, lo faccia subito e apertamente, ma non approfitti della vicenda Dei-Bordigoni per attaccare questa amministrazione che ha accolto l’ingresso della signora Roberta Dei con il rispetto dovuto e con sincero apprezzamento per l’obiettivo tenacemente raggiunto. Come giusto che fosse abbiamo rispettato l’esito del  giudizio e applicato le sentenze, auspicando da parte del neo consigliere la stessa collaborazione, impegno e capacità dimostrate da parte di tutti gli altri consiglieri di maggioranza. Mi sorprende l’attacco fatto all’amministrazione, e a me in prima persona, da parte di coloro che da sempre sono impegnati politicamente tra le fila del centro destra. Soprattutto sono incomprensibili le dichiarazioni della signora Dei, e del suo gruppo ristretto, nei confronti del sottoscritto, che non è un esponente di Forza Italia e quindi non è interessato ad eventuali diatribe interne alla suddetta forza politica. Sono rimasto estraneo alla vicenda giudiziaria relativa alla sua eleggibilità e non ho mai espresso preferenze per nessun candidato o consigliere.”

E’ deciso il sindaco Francesco Persiani nel replicare alle dure ed inaspettate parole arrivate da parte di quella Forza Italia rappresentata da Mauro Rivieri, Mauro Cipollini, Franco Ceccarelli e Roberta Dei sulla ineleggibilità del consigliere Sergio Bordigoni. “Sono esterrefatto perché non c’è stata da parte mia né dell’amministrazione la volontà di privilegiare o danneggiare nessuno; anzi, come sindaco ho chiesto nella prima seduta che fosse fatta chiarezza sulla vicenda e il Consiglio comunale poi si è espresso sulla base delle valutazioni e dei pareri forniti dagli uffici”. Poi è intervenuta, già a metà gennaio, la sentenza di primo grado a seguito del ricorso presentato da Roberta Dei. Il giudice di prime cure concludeva nel senso che “i dubbi interpretativi circa i requisiti di prova della tempestività della rimozione della causa di ineleggibilità” consentivano una compensazione delle spese di lite, a conferma che la questione non era poi così chiara e lineare come fanno credere i quattro di Forza Italia.

“Colgo infine l’occasione per chiarire una volta per tutte che la ineleggibilità di Sergio Bordigoni è dipesa dal fatto che egli non ha dimostrato di aver dato le dimissioni dal CdA di Evam nei tempi richiesti dalla legge, e non certo perché non avesse i requisiti e le qualità morali per essere eletto consigliere”.

Per quanto riguarda la legittimità degli atti votati in questo anno, l’amministrazione ricorda che una nota ministeriale (Dipartimento per gli affari interni e territoriali) osserva che “i provvedimenti amministrativi una volta deliberati e divenuti esecutivi, se non vengono impugnati o non ne viene impedita l’efficacia, esplicano i loro effetti nella sfera di soggetti terzi. La verifica della legittimità degli atti amministrativi rimane riservata ai competenti organi giurisdizionali in presenza dei prescritti requisiti sostanziali o per vie procedurali”. Il sindaco al tal riguardo così chiosa: “Per quanto mi consta gli atti sono sempre stati votati con ampio consenso della maggioranza e non sarebbe un voto a cambiarne l’efficacia”.