Il laboratorio politico Left interviene sulle tre fontanelle pubbliche dell’EVAM chiuse invitando il Comune di Massa, in quanto socio di maggioranza della s.p.a., ad attivarsi affinché il servizio di erogazione dell’acqua sia ripristinato al più presto. E allo stesso tempo invitando anche i cittadini a non romperle con incivile puntualità vandalica. “L’utilità di fornire acqua fresca delle nostre  montagne – dice Left – è una funzione socio-culturale importante perché molte fonti rappresentano l’espressione identitaria del territorio fatta e le fontane pubbliche sono, da sempre, luoghi di aggregazione, dello stare insieme e della condivisione”.

L’utilità di fornire acqua fresca, delle nostre  montagne, svolge anche una funzione socio-culturale importante; molte fonti rappresentano l’espressione identitaria di un territorio fatta d’incontro e di socializzazione; le fontane pubbliche sono, da sempre, luoghi di aggregazione, dello stare insieme e della condivisione.In tempi non lontani c’era l’idea di “aprire”, in centro città, un punto di approvvigionamento di acqua EVAM collegato direttamente alla fonte. Bella idea. Che fine a fatto?

Una proposta simbolica ma realizzabile, in grado di ribadire l’idea dell’acqua come “bene comune” a disposizione della collettività.

Ma non solo, un punto di erogazione delle acque EVAM e San Carlo in centro città ed uno a Marina, risulterebbero anche ottimi strumenti di promozione e pubblicità a sostegno della commercializzazione delle “nostre” acque più pregiate.

Permetterebbero alle persone, alle famiglie e ai turisti di passaggio di bere un’ottima acqua e di farla bere ai propri figli.

Un “piccolo” progetto assolutamente concretizzabile. Una dimostrazione di affetto verso la nostra montagna, le nostre acque e la città intera.