
Dopo l’ultima seduta del consiglio comunale di Massa, il movimento 5 stelle torna ad accusare la maggioranza di centro destra di aver svuotato l’assise del suo ruolo. “In discussione avevamo il regolamento per le alienazioni dei beni del patrimonio comunale e con alcuni emendamenti abbiamo tentato di ristabilire le competenze del Consiglio comunale da troppo tempo esautorato di funzioni” dichiara il gruppo. Al centro della polemica ci sarebbe la legge Bassanini che ha diviso le competenze e le funzioni tra la parte politica che deve dare gli indirizzi e vigilare sull’attività amministrativa e gli uffici dirigenziali che devono dare concretezza alle linee programmatiche e agli indirizzi dell’organo di governo.
Per i 5 stelle, il Consiglio comunale, “organo sovrano” è indebolito da decifrazioni soggettive e lotte semantiche di comodo che di fatto lo hanno privato di potenzialità”. “Siamo persino stati accusati di voler inserire Trojan – dicono – come se le rivincite del Consiglio potessero andare ad esclusivo vantaggio del Movimento. Dalla Bassanini ad oggi crediamo che le “invasioni di campo” si siano invertite – proseguono – l’autonomia riconosciuta agli uffici doveva garantire la democraticità e legittimità dei percorsi amministrativi e non creare un potere a sé stante libero di decidere, oltre al come, cosa fare”.