
Potrebbe tornare presto a Massa il Ministro al Turismo Gian Marco Centinaio su appello dell’amministrazione Persiani e dell’assessore all’Ambiente Veronica Ravagli per il problema dei colibatteri in mare che hanno portato ad una serie di divieti di balneazione. «Lo abbiamo invitato per un confronto con l’amministrazione, balneari e campeggiatori ed un sopralluogo al Lavello» preannuncia l’assessore Ravagli.
Perché la situazione attualmente è sotto controllo ed è costantemente monitorata da amministrazione comunale e categorie, ma resta la questione della segmentazione della vasca in Partaccia: ogni qualvolta i dati Arpat non rientrano nella norma al punto denominato “Campeggi”, per legge viene bloccata la balneazione in tutto quel chilometro di litorale, anche se campionamenti in ulteriori punti poco distanti hanno verificato che l’acqua è pulita e balneabile. Va quindi avanti l’iter per la suddivisione di quella vasca in Partaccia, ma l’intenzione dell’assessore, proprio sapendo che alle foci spesso i valori sforano, è anche quella di chiedere un divieto permanente per le foci di Lavello e Ricortola «così come c’è al Magliano, al Frigido e in altre zone».
Nel frattempo, proseguono i campionamenti aggiuntivi eseguiti anche da laboratori privati, oltre a quelli di Arpat, in modo da avere sempre il quadro aggiornato di ciò che accade nelle acque del Lavello e anche il quelle del torrente Ricortola. Così il comune di Massa, lo conferma l’assessore all’Ambiente Veronica Ravagli, farà analisi ogni dieci giorni lungo il fosso Lavello «per verificare che non si ripetano valori come quei 56 milioni di escherichia coli trovati al depuratore che per noi sono intollerabili». E, come anticipato da Gaia spa, proprio all’ex Cersam, ovvero al depuratore Lavello 2 che ha palesato criticità, è entrata in funzione una seconda vasca per evitare che l’impianto entri nuovamente in by-pass.
A Ricortola, invece, dove il divieto di balneazione è rientrato domenica mattina, Arpat procederà con le analisi suppletive giovedì e «se confermeranno i buoni risultati dell’ultima volta – conclude l’assessore – se ne riparlerà a luglio; facciamo comunque in modo che dal torrente non si verifichino più sversi in mare perché non possiamo permetterci un altro divieto di balneazione».