
In un mese e mezzo circa, la Polizia municipale di Massa ha emesso poco meno di 200 multe ai “furbetti” dei rifiuti e a coloro che vengono a scaricare a Massa dai comuni limitrofi. I controlli sul decoro da parte del Nucleo Antidegrado, e in particolare sul rispetto delle normative contro la cosiddetta “immigrazione” di rifiuti da parte dei non residenti, hanno portato a 171 verbali complessivi di cui 69 da 100 euro ognuno, emessi per un non corretto smaltimento dei rifiuti a chi ha lasciato i sacchetti fuori dai cassonetti; 4 multe sono state fatte in base alla determina dirigenziale 1863 ed un centinaio sono state emesse ai cittadini non residenti.
Per mettere un freno al fenomeno il sindaco Francesco Persiani aveva firmato un’ordinanza lo scorso 24 aprile 2019 proprio per vietare ai cittadini non residenti nel territorio massese di conferire rifiuti solidi urbani prodotti nel territorio di altri comuni. Una «guerra» denunciata da tempo e che, in base a quanto riportato dall’amministratore unico di Asmiu Lorenzo Porzano, «incidono per il 7% sulla raccolta vanificando il lavoro di raccolta dell’azienda». «Si è registrato a Massa un anomalo incremento nel conferimento di rifiuti solidi urbani (Rsu) nei cassonetti stradali ubicati sui confini con i comuni limitrofi, in particolare dove gli sono stati rimossi a seguito dell’attivazione del “porta a porta” – recitava sull’ordinanza – la conseguenza è un aumento del quantitativo totale di Rsu, quindi di un incremento dei costi del servizio, e rende vani gli sforzi dell’amministrazione volti all’aumento della percentuale di raccolta differenziata».