
Tre nuove tegole si abbattono su questa Amministrazione Comunale e tutte e tre chiaramente dovuti ad errori del recente passato.
Ma andiamo per ordine, anche di importanza. Per prima cosa mi corre purtroppo l’obbligo, con non poco rammarico, di comunicare alla cittadinanza che il finanziamento relativo al Piano Nazionale dell’Edilizia Abitativa di cui al D.P.C.M. del 16 luglio 2009 ottenuto dal Comune di Massa per la realizzazione di n. 16 alloggi ERP a Casette è stato revocato dalla Regione Toscana. La motivazione? Semplice: tempo scaduto! Anche questo epilogo d’altra parte è solo la cronaca di una morte annunciata.
Lo si sapeva da tempo che sulla vicenda Casette il Comune di Massa aveva sprecato troppo tempo. Iniziativa partita con la Giunta Pucci (Assessore di riferimento Martina Nardi) il finanziamento di 4 milioni di euro, dopo essere stato gestito con estrema calma (tanto per usare un eufemismo), passava in consegna alla Giunta Volpi che nel 2014 annunciava che l’Amministrazione era pronta a partire con l’intervento. Un intervento peraltro di grande impatto sociale ed economico se solo vi fosse stata realmente la volontà di realizzarlo, a vantaggio non solo della frazione montana di Casette ma di tutta la nostra città. E invece anche qui si è miseramente falliti, annunciando come fatte opere che invece languivano nei cassetti per incapacità degli amministratori e della politica che li sosteneva, probabilmente troppo presi in litigi interni, dissapori personali o chissà cos’altro.
Mi ricordo che ancora nella campagna elettorale del 2018 l’ex sindaco annunciava l’intervento di Casette come prossimo alla partenza. E invece in data 7 maggio 2018 aveva ricevuto l’intimazione della Regione di avviare le procedure di gara entro il termine di sei mesi, pena la decadenza dal finanziamento. Gara che ovviamente questa Amministrazione non ha potuto avviare in considerazione del fatto che il Regolamento Urbanistico non era stato approvato, a differenza, anche qui, dei falsi proclami. L’unica iniziativa che si poteva ancora attuare era una ulteriore richiesta di proroga, cosa che è stata fatta immediatamente. Ma quando è troppo è troppo ed ecco l’inevitabile e catastrofica conseguenza. Con provvedimento del 17/12/2018 ma comunicato solo di recente al Comune di Massa, il finanziamento come detto è stato revocato. Certo è che se mi dovessi mettere nei panni di un cittadino delle Casette, sarei molto arrabbiato; il centrosinistra massese li ha presi in giro ininterrottamente dal 2009! Spero che qualcuno del PD chieda davvero scusa a tutti gli abitanti del paese.
L’impegno preciso che tutta la amministrazione comunale si prende è che mai più i cittadini delle Casette verranno usati per scopi elettorali com’è successo almeno nell’ultimo decennio (e la revoca di questo finanziamento ne è la prova inconfutabile), ma che anzi saremo attenti per davvero alle problematiche del paese anzi, mi correggo, lo siamo già da mesi dato che alle Casette sono già stati fatti molteplici incontri e sopralluoghi da parte di esponenti dell’Amministrazione, e si è creato un ottimo clima di collaborazione.
Come se ciò non bastasse, sempre la Regione Toscana ha recentemente sollecitato al Comune di Massa il versamento della somma di € 277.128,37 quale maggiore quota spettante alla suddetta Regione per contributo estrazione marmo relativamente agli anni 2013-2017. Questa richiesta arreca gravi danni alle casse comunali, in quanto si tratta di una somma mai incassata dal Comune e ciò perché la Giunta Volpi (anche in questo caso pur avendo annunciato l’esatto contrario) non ha mai provveduto ad adeguarsi alla L.R. 36/2015, applicandola correttamente, come invece ha immediatamente provveduto a fare questa Amministrazione.
Per concludere, il Comune si è visto recapitare una ulteriore richiesta di restituzione somme (nella fattispecie € 7.800,00) sempre da parte della Regione Toscana. In questo caso la Giunta Volpi avrebbe omesso di utilizzare correttamente un finanziamento (invero già concesso nel 2012) di € 19.500,00 per la realizzazione del progetto “Io partecipo-il percorso di bilancio partecipato del Comune di Massa”. Nelle motivazioni del provvedimento si legge che era stata concessa una prima tranche di € 7.800,00 nel 2012, che però il processo partecipativo non veniva mai attivato tant’è che nel 2015 ne veniva più volte richiesta la restituzione; che nel 2016 il Comune di Massa rendicontava la somma di € 8.801,89 ma la richiesta veniva respinta perché, oltre al ritardo di ben tre anni nella esecuzione del progetto, erano state apportate modifiche non autorizzate al progetto finanziato
Francesco Persiani
Sindaco di Massa