Potrebbe essere revocato già domani il divieto di balneazione per i sedici stabilimenti balneari in Partaccia se i risultati ufficiali delle controanalisi effettuate da Arpat mercoledì mattina risultano favorevoli. Il sindaco Francesco Persiani conferma che «la situazione è sotto controllo, i dati sono già in miglioramento e domani mattina (oggi) contiamo di revocare il divieto». Intanto il Consorzio Riviera Toscana Marina di Massa si dice pronto e in prima linea per trovare una soluzione perché «il tratto di mare interessato dall’inquinamento è ampio, circa un chilometro, e non è circoscritto ad una zona specifica; si tratta di un tratto importante della nostra costa in cui c’è un’alta ricettività di turisti e residenti che frequentano questa parte di arenile». I balneari vogliono capire quali fattori abbiano scatenato il picco di escherichia coli in mare. «Non sappiamo a cosa è dovuto questo inquinamento – affermano i balneari – considerando che il 16 aprile scorso le acque di Marina di Massa e soprattutto quelle della zona Campeggi erano idonee». Il Consorzio Riviera Toscana ritiene che «un monitoraggio costante del Lavello possa dare delle indicazioni più precise su come tutelare il territorio» e aggiunge che, insieme ad Ageparc, è disponibile a partecipare ad un tavolo di concertazione con l’amministrazione comunale di Massa, Arpat e Gaia Spa «con l’auspicio di dare un contributo per la risoluzione del problema affinché non si verifichino nel futuro episodi come questo». Come detto, il sindaco Persiani è fiducioso, ma pur prendendo atto delle dichiarazioni di Gaia, assicura che «l’attenzione è massima sul Lavello e sulle problematiche che emergono in tutta la zona; come amministrazione teniamo la situazione costantemente sotto controllo» ha riferito il primo cittadino.