“Tolgo il disturbo”: inizia così la lettera di saluti del procuratore Aldo Giubilaro che dal 6 maggio è andato in pensione. “8 anni: troppi! Mi accorgo adesso di avere abusato oltre ogni limite di umana sopportazione della vostra benevolenza” così si riferisce ai Magistrati della Procura, del Tribunale e dell’Ufficio di Sorveglianza, agli avvocati, uomini delle Forze di Polizia e ai dipendenti, rappresentanti delle Istituzioni politiche e sociali della Provincia di Massa Carrara e anche agli “insostituibili comunicatori della carta stampata”.

Quel vostro dar prova di quotidiana pazienza che è degli Spiriti nobili e commuove; quel vostro soffrire in silenzio che dà la misura della vostra Grandezza d’animo: tutte cose che mi fanno comprendere adesso – continua – volgendo il pensiero al passato, che la sorte mi ha riservato il raro privilegio di conoscere persone eccelse, di levatura eccezionale. Me ne rendo conto e non posso abusare oltre. E prima che siate voi a cacciarmi, mossi dal comprensibile impulso di liberarvi della mia fastidiosa e non più sopportabile persona, vi dico: vado via, l’età mi indirizza verso altre mete! Ve lo deve il trascorrere del tempo, ve lo devo io – continua ancora il procuratore – per restituirvi alla pace ed alla serenità che la mia presenza vi ha tolto.          Tolgo il disturbo – conclude Aldo Giubilaro – vi lascio alla noia ed all’indifferenza che vi competono e perdonatemi se ho osato, perdonate l’ardire!”.