
Giro di vite dell’amministrazione massese contro i “furbetti” dei rifiuti, ma anche per impegnare i cittadini a fare la propria parte per il decoro della città sotto ogni aspetto. Da anni i vari assessori e amministratori Asmiu denunciano il conferimento anomalo e irregolare dei rifiuti a Massa dalle vicine città, una “guerra” che “incide il 7% sulla raccolta” conferma Lorenzo Porzano, amministratore unico di Asmiu. Per mettere un freno al fenomeno della “migrazione” dei rifiuti, il sindaco Francesco Persiani ha emesso un’ordinanza che vieta ai cittadini non residenti di gettare a Massa rifiuti solidi urbani prodotti da altri comuni. E sono previste multe da 25 euro a 500 euro. “Il conferimento dei rifiuti comporta un aumento del quantitativo totale di RSU – motiva l’ordinanza – incrementa i costi del servizio e rende in parte vani gli sforzi dell’amministrazione volti all’aumento della percentuale di raccolta differenziata”. Il Lavello, via delle Pinete, Poveromo, via Dorsale, le zone di confine insomma, sono solo alcune delle più «frequentate» da chi da fuori porta i rifiuti nel capoluogo. Un paio di mesi fa, proprio Porzano denunciò con un video una donna che dall’auto lanciava il suo sacchetto accanto ad un cassonetto in via Verdi e quella donna arrivava addirittura da Tonfano. Per l’assessore Veronica Ravagli, con delega a ambiente e decoro, “tanta gente scarica a Massa perché sul loro territorio hanno il porta a porta e, se hanno ingombranti o rifiuti in più, per loro è un problema; con il bando vinto da Asmiu avremmo i cassonetti interrati e quelli intelligenti che si apriranno con le tessere, intanto agiamo così, ma questa è solo la prima di tre ordinanza per il decoro urbano”. Un secondo atto riguarderà gli sfalci, le potature e il mantenimento degli edifici abbandonati da parte dei privati e la terza, non solo vieterà di dare da mangiare ai piccioni, ma anche di creare situazioni di degrado che aumentino la loro presenza. Ma le motivazioni che hanno spinto il sindaco all’ordinanza, da cui sono esclusi i turisti e i non residenti, ma domiciliati nel Comune di Massa per motivi di studio o lavoro, è stata fatta anche per motivi igienico-sanitari: “situazioni di degrado non accettabili soprattutto in aree centrali e frequentate dovute ai rifiuti, aggiuntivi e non previsti, lasciati all’esterno di cassonetti e contenitori; l’approssimarsi della stagione estiva e del conseguente aumento delle temperature e dell’afflusso dei turisti, sia sul territorio comunale che in quelli limitrofi, determinano un aggravio della situazione”. Eseguiranno i controlli la polizia municipale e le altre forze dell’ordine e Asmiu le opportune attività di monitoraggio con le telecamere mobili.