“L’aumento delle terre di scavo che dalle cave sono portate a valle è frutto del lavoro delle imprese del lapideo” così il presidente degli industriali di Massa Carrara, Erich Lucchetti, commenta i dati sull’aumento delle terre di scavo recuperate nelle cave e trasportate al piano.

“Se siamo passati dalle 26mila tonnellate del 2014 alle attuali 419mila tonnellate – spiega Lucchetti – lo dobbiamo essenzialmente agli investimenti che le aziende di escavazione hanno fatto in questo settore sia direttamente che indirettamente operando concretamente per lo sviluppo di una economia circolare che punti sul riuso e il riciclo di quelli che un tempo venivano considerati solo rifiuti”.

“Non va dimenticato infatti – puntualizza Lucchetti – che la raccolta e il trasporto di queste terre è a totale carico delle imprese e quindi l’incremento è figlio delle risorse che le nostre aziende hanno messo su questa azione. Come non va dimenticata la svolta che sta apportando all’intero settore la Carrara Marble Way srl, la società costituita nel 2016 da 39 imprese lapidee che rappresentano circa il 90% della capacità estrattiva di Massa Carrara”.

“Come imprenditori – aggiunge Lucchetti – abbiamo dato vita a quella scommessa industriale proprio per aumentare la sostenibilità ambientale dell’attività estrattiva attraverso il riutilizzo dei diversi sottoprodotti dei materiali di taglio del marmo. E non è un caso che nei primi due anni di attività si siano già superati i 3 milioni di tonnellate di materiale conferito alla Carrara Marble Way”.

“Si tratta di una realtà , tutta apuana, oramai leader a cui è auspicabile che le istituzioni pubbliche riconoscano i giusti meriti perché non sta solo ampliando il riuso dei materiali di risulta, ma soprattutto perché sta sviluppando in collaborazioni con le più prestigiose università studi e ricerche per trovare nuovi e sempre più avanzati strumenti di riutilizzo di questi materiali” conclude Lucchetti.