
La Resistenza è di tutti e il messaggio è stato ribadito ieri durante il consiglio comunale solenne per il 74° anniversario della Liberazione di Massa; «la Resistenza non è un partito e chi se ne vuole appropriare sbaglia, da qualunque parti arrivi» è stato il monito del presidente della Provincia Gianni Lorenzetti. E’ stata una seduta senza polemiche e anche la rottura con l’Anpi, che nel pomeriggio ha invece organizzato una propria celebrazione, c’è stata a metà. Stretta di mano tra il presidente Oliviero Bigini e il presidente del consiglio comunale Stefano Benedetti e, anche se l’associazione non ha preso parte alla seduta istituzionale, il gonfalone e i suoi rappresentanti hanno seguito la deposizione di corone e fiori al monumento ai caduti in piazza Aranci, al cippo in ricordo del partigiano Pegollo, al monumento alla Resistenza in Largo Matteotti e al comandante Vico «di cui ci onoriamo di avere il busto all’ingresso del comune» ha detto Benedetti. Momenti accompagnati dalla banda musicale «Guglielmi». Poi il consiglio comunale nella sala «10 Aprile» di fronte a molti studenti, alle autorità religiose, civili e militari, alle associazioni combattentistiche e d’arma, agli ospiti della casa di riposo Ascoli. Mentre sul proiettore scorrevano le immagini del documentario di Franco Frediani «Massa ferita».
«Sono felice di aver ritrovato i soggetti che ci hanno lasciato i valori di fratellanza e solidarietà che si riconoscono nella medaglia d’oro di cui Massa è decorata» ha esordito Benedetti che ha ripercorso la storia della Resistenza, degli eccidi nazifascisti e dei bombardamenti alleati che portarono comunque morti. Il sindaco Francesco Persiani ha ringraziato «i partigiani che ci hanno dato un mondo migliore e oggi dobbiamo lottare per quell’obiettivo perché finché esisteranno tensioni sociali, finché ci saranno nemici e non avversari, la missione non sarà compiuta». Ha nominato i partigiani morti il presidente della Provincia Lorenzetti: «ci hanno consegnato la libertà con valori che sono valsi alla città la prima Medaglia d’oro al Merito civile». Poi gli interventi di Silvio Belatti, presidente di Assoarma per cui «la resistenza non è attribuzione esclusiva di una o più parti», Giancarlo Rivieri presidente Fivl, Marco Giandomenici e Fabrizio Alberti dell’associazione Linea gotica tirrenica e Michele Comelli in rappresentanza del consolato americano. Gli oratori, infatti, hanno onorato anche gli alleati. In chiusura una serie di letture storiche da parte di alcuni studenti delle scuole.