Mentre il comparto del marmo sta affrontando uno dei momenti più complicati per il presente e per il futuro ed avrebbe perciò bisogno di continuità di indirizzi e di scelte politiche e amministrative coerenti, l’assessore al Marmo, Alessandro Trivelli, ha rassegnato le dimissioni con una banale dichiarazione alla stampa prontamente rimpiazzato dal vice sindaco senza che ai cittadini venga fornita la minima spiegazione sulle motivazioni di una scelta che presenta ambiguità per i tempi e lati oscuri per le modalità con cui è avvenuta.

Dopo avere assistito ai rimpasti e alle convulsioni della giunta 5Stelle di Roma, non possiamo stupirci se un assessore di Carrara si dimette senza spiegazioni, ma non dobbiamo dimenticare che Trivelli era titolare della delega al settore del Marmo che, per Carrara, rappresenta il punto di massimo interesse sociale, politico e amministrativo e che ha avallato e condiviso, in questi due anni, tutte le decisioni della maggioranza: dagli sconti sulla tassa marmi alla chiusura delle cave che hanno agitato la città negli ultimi mesi.

L’assessore dimissionario sa meglio di altri che l’amministrazione di Carrara, ormai politicamente isolata dall’intera Toscana per la sua inaffidabilità istituzionale, dovrà assumere decisioni importanti dai Piani Attuativi al nuovo Regolamento degli agri marmiferi, perciò sconcerta che abbia deciso improvvisamente, di abbandonare il campo con giustificazioni a cui non crede neanche Topolino.

È evidente che l’assessore Trivelli è stato sfiduciato dai 5Stelle e inquieta che le deleghe al Marmo siano state assegnate al Vice Sindaco Martinelli già “portatore di conflitto di interesse” per l’attività professionale che svolge presso l’Agenzia delle Entrate. Riteniamo che questo evidente “conflitto” viene ulteriormente rafforzato dalle nuove deleghe mentre, in altri momenti, sarebbe stato aspramente condannato dai 5Stelle che oggi sono appiattiti sulla logica degli sconti, del rinvio delle verifiche sulla tassazione il cui introito non sarà compensato da una fumosa tracciabilità dei blocchi.

In tutto questo “affair” siamo comunque lieti che il Sindaco De Pasquale, con un atto di orgoglio, si sia impossessato della delega ai servizi demografici, settore storicamente strategico nella vita politica e sociale di Carrara evidentemente da lui ritenuto molto più importante del Marmo.

In Consiglio Comunale il Sindaco dovrà fornire tutti i chiarimenti sulle vere motivazioni della rinuncia di un assessore fino a ieri considerato insostituibile sperando che le risposte siano, almeno per una volta, chiare e comprensibili.

 

PD- PSI –  PRI – Alternativa per Carrara