
«Abbiamo rinunciato al superfluo per dare l’indispensabile»: così l’assessore Pierlio Baratta riassume il bilancio di previsione triennale 2019-2021, il primo dell’amministrazione Persiani approvato ieri sera, che prevede 76 milioni di entrate ed una spesa corrente di 71 milioni di euro con l’aumento più significativo per il fabbisogno del personale del comune di Massa che, in totale pesa 17,838 milioni di euro. E’ chiara la volontà di potenziare il comparto di Polizia municipale con l’assunzione di 12 vigili e l’investimento di 90 mila euro per mezzi ed autovelox. Niente aumenti delle tasse se non per la Tari, adeguata nel tasso di inflazione dell’1,19% e per il canone del suolo pubblico, in aumento solo per alcuni esercenti. Sono state riviste, infatti, le agevolazioni entrate in vigore per le attività del centro all’epoca dei lavori nelle piazze Aranci e Mercurio. In pratica, la tariffa per i locali del centro era di -0,09 euro contro lo 0,50 pagato dagli esercenti di altre zone; «sono state riallineate le quote – ha spiegato Baratta – ma il saldo è rimasto invariato». Con questa manovra 12 attività, di cui 6 nel centro storico, vedranno l’aumento del canone, ma ben 87 attività delle periferie avranno tariffe più basse. Anche se Agostino Incoronato, Upc, parla invece di «aumento sbagliato». Adeguamento Istat per la Tari (per l’opposizione è un aumento mascherato) e aumento per la tassa di soggiorno che però non graverà sul contribuente locale, ma sui turisti. Le entrate in conto capitale ammontano a 24,5 milioni di cui oltre 14 milioni derivanti dallo Stato per il bando delle periferie; oltre 1 milione per la revisione del sistema tariffario del comparto lapideo (200 mila euro dovranno essere investiti per i disagi causati dall’escavazione); quasi 1,3 milioni i proventi da permessi a costruire. Saranno accesi mutui per quasi 2 milioni da investire sulle opere pubbliche, un piano totale da 40 milioni di euro per cui «abbiamo fatto quello che potevamo con le risorse che avevamo» ha dichiarato l’assessore Marco Guidi. «Se non avessimo trovato la capacità di indebitamento, il comune sarebbe stato sul lastrico, ma ogni anno partiamo con un disavanzo di 354 mila euro perché abbiamo ereditato 9 milioni di disavanzo» ha aggiunto Baratta suscitando la reazione del consigliere Alessandro Volpi, in consiglio comunale dopo nove mesi, «è il piano di rientro trentennale deciso col cambio di contabilità». Molti gli scambi, a tratti accesi, con gli assessori Guidi sul piano delle opere e Baratta per il bilancio, ma anche con il consigliere Pier Giuseppe Cagetti che più volte lo aveva invitato a presentarsi in consiglio per parlare dei debiti delle casse comunali e delle società partecipate. «Dov’è l’anima di questo bilancio? Il bilancio è un atto di indirizzo che individua le priorità e mi sarei aspettato una relazione incentrata più sui temi che contano per l’amministrazione che non sui numeri» ha attacco l’ex sindaco rivendicando l’operato della sua giunta e dei conti lasciati in ordine «altrimenti non avreste potuto fare tutti questi investimenti». Ci fa piacere che arrivi dopo nove mesi di assenza – ha ribattuto Cagetti – noi vogliamo fare e questo bilancio sconta ancora soldi non riscossi, provvedimenti non inseriti e di cui dobbiamo fare ammenda». Anche sul piano delle opere per Volpi «si sa che le amministrazioni completano quello che è stato fatto prima, la maggior parte dei fondi di finanziamento sono legati al piano delle periferie su cui abbiamo lavorato tanto e le opere nell’elenco sono frutto di un lavoro nostro». Di tutt’altro avviso l’assessore Guidi: «è frutto delle segnalazioni e degli incontri con i cittadini a cui vogliamo dare risposte dopo anni e la differenza tra il piano di oggi e il vostro è che possiamo già far partire gli interventi». Dura Alternativa civica sul bilancio: «non è presente una sola proposta in grado di incidere e trasformare la città, è in perfetta continuità con l’amministrazione Volpi; per governare non bastano mozioni e slogan,occorrono progetti, idee e rapporti con il territorio». Per Nicola Martinucci, Lega, «le risorse ci permetteranno di passare ai fatti, combattere la marginalità sociale, l’emergenza abitativa e l’insicurezza». Assieme al bilancio è stato approvato anche il documento unico di programmazione.