L’opposizione massese non crede alle dichiarazioni del sindaco Francesco Persiani che in apertura del consiglio comunale ha comunicato ai consiglieri e alla città le motivazioni della sfiducia nei confronti dei suoi ex collaboratori Guido Mottini e Eleonora Lama. La maggioranza è coesa e compatta e non ha dubbi nel ribadire la fiducia nei confronti del primo cittadino. Sono state parole forti, soprattutto nei confronti dell’ex assessore alla cultura che ha anche minacciato una causa legale nei confronti del sindaco. “Mentre da me era messa a conoscenza di tutto, lei mi ha totalmente estromesso dai processi decisori – ha detto – faceva finta di condividere le scelte poi, anziché esplicitare dubbi e perplessità, quando usciva dalle riunioni agiva in maniera opposta”. Poi i due episodi che sono stati decisivi: “per la mostra di Veneziano l’ho sempre difesa, ma mi sarebbe piaciuto apprendere della presenza di quadri particolari” ha aggiunto Persiani facendo presente di attendere ancora una risposta ad una mia mail in cui chiedeva più attenzioneE poi gli eventi estivi sui cui “attendevo un confronto” ha dettoe il festival ballet di cui “ho appreso dai giornali che sarebbe saltato e poi saputo che non le piaceva perché era un evento della vecchia amministrazione”. E ancora: “non si è attivata sui gemellaggi e per la festa dello sport ha detto a me agli altri assessori che era “troppo giovane e inesperta” per organizzarla”Il sindaco ne ha anche per Mottini che “ha assecondato in tutto e per tutto la Lama – ha proseguito – in 9 mesi non ho avuto un atto da lui e qualcuno contesta che, a ridosso della pasqua, sono sconosciute le strategie di marketing territoriali”. “Sappiamo quanto la nostra vittoria ha rotto gli schemi , ma non cederò mai a logiche della vecchia politica” ha concluso Persiani leggendo poi un comunicato di alcune sigle sindacali della Polizia municipale che smentisce il documento pro-MottiniL’opposizione lancia accuse di immobilismo, di una sensibilità tirata in ballo per la mostra, ma non per la stele di Bellugi, di un’istituzione minata nella sua credibilità, di un’amministrazione massese governata dalla Lega regionale e di una Lega locale silenziosa. “E’ sembrato un regolamento di conti” ha detto Uilian Berti, Mdp. “Mi fa piacere che la sinistra abbia in Mottini e Lama i nuovi punti di riferimento – ha contrattaccato Alessandro Amorese – in passato si subivano i problemi, per questo non vedete la trasparenza del sindaco”. “Cosa volete sentire? – ha replicato Andrea Cella – alla Lega sono garantiti due membri non ci impuntiamo certo per tenere due persone di cui il sindaco non si fida”.