
Le belle giornate di questo inizio primavera sono ideali per le prime scampagnate nei boschi; il clima di questi mesi tuttavia crea anche problemi da non sottovalutare.
Infatti l’autunno e l’inverno sono stati caratterizzati da piogge scarse ed irregolari, come sempre più spesso avviene, e nelle ultime settimane si è registrata una ventosità fresca ed asciutta con intensità superiore alla media.
Questa situazione climatica ha creato una situazione di rischio per gli incendi boschivi inusuale per i mesi primaverili. Infatti, anche se la campagna appare verde ed in pieno rigoglio, in realtà le piante già iniziano a soffrire in molte zone per la siccità e la vegetazione, contenendo meno acqua del solito, rischia di essere facile preda delle fiamme.
Per questo la Regione Toscana, dopo alcuni incendi che hanno distrutto centinaia di ettari di bosco, ha deciso di dichiarare il PERIODO A RISCHIO PER GLI INCENDI BOSCHIVI DAL 21 AL 31 MARZO 2019, vietando così qualunque abbruciamento di materiale vegetale.
Nei mesi primaverili il taglio dell’erba e la potatura delle piante sono attività molto sviluppate; con il divieto imposto dalla Regione diventa però vietato accendere fuochi in campagna per bruciare i residui vegetali derivanti da queste attività. La cautela appare giustificata dall’elevato rischio che gli abbruciamenti possano sfuggire al controllo e il fuoco si diffonda andando ad interessare i boschi e minacciando la sicurezza di persone, animali e case.
Pertanto chi procede al taglio di materiale vegetale deve attendere che la situazione di rischio cessi; se il clima si manterrà sul bello stabile è probabile che il divieto venga prorogato fino all’arrivo delle prossime precipitazioni. Una soluzione alternativa è quella di procedere alla triturazione del materiale vegetale, così da ricavarne compost per arricchire i terreni di sostanza organica ed evitare combustioni che contribuiscono ad aumentare le emissioni di anidride carbonica, con danno per la nostra atmosfera.
I Carabinieri della Tutela Forestale ricordano che chi trasgredisce al divieto di accensione fuoco rischia una sanzione amministrativa da 240 fino a 2.066 euro, quando il fuoco è acceso all’interno del bosco, e la denuncia penale se dal falò si sviluppa un incendio.
Chiunque avvisti un incendio deve chiamare i numeri di emergenza sotto riportati per assicurare un pronto intervento di spegnimento: 115 per i Vigili del Fuoco, 800 425 425 per la Regione Toscana e 112 per i Carabinieri.