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domenica, 17 marzo, 2019

http://www.antenna3.tv/2019/03/17/cava-fornace-unanime-il-consiglio-comunale-di-montignoso-revisione-dellaia-e-maggiori-controlli/

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Cava Fornace, unanime il consiglio comunale di Montignoso: revisione dell’Aia e maggiori controlli

di  Redazione web

Il consiglio comunale di Montignoso ha votato all’unanimità un documento unitario, di maggioranza e opposizione, per chiedere la revisione dell’Aia (autorizzazione di impatto ambientale) per la discarica di cava Fornace. La mozione richiama i precedenti atti del consiglio comunale, ma anche quelli dei comuni limitrofi e della Regione Toscana verso la chiusura della discarica, ed impegna il sindaco e la giunta ad avviare “la procedura di richiesta alla Regione di un riesame e revisione dell’AIA e di un procedimento di VIA ex post”. Lega, Montignoso democratica e Movimento 5 stelle avevano prodotto un atto dettagliato per impegnare l’amministrazione a maggiori controlli, mentre la maggioranza con una propria mozione chiedeva che si aprisse un percorso per il conferimento in discarica delle terre dei ravaneti di cava, rifiuti da caratterizzare e su cui discutere più approfonditamente e quindi non accettata dall’opposizione. Così tutti i consiglieri sono arrivati ad un documento condiviso. “Non nascondiamo di aver avuto delle difficoltà, ma prima di agire e prendere provvedimenti siamo stati ben attenti a non incappare in problemi ancora maggiori – ha dichiarato il Sindaco Gianni Lorenzetti dopo l’approvazione del documento – questo è un primo passo verso la soluzione”. “Sono soddisfatto del lavoro fatto da tutti – ha dichiarato Andrea Cella, consigliere Lega e presidente della commissione comunale di controllo – ho cercato di trovare una sintesi e ho chiesto che l’atto passi in visione alla commissione che nel frattempo convocherò – aggiunge Cella – per stabilire il piano di controlli che si affianchi a quello di Arpat”. L’amministrazione, infatti, in bilancio ha riservato 10 mila euro alla commissione che saranno utilizzati per le verifiche sul sito: “riusciamo a fare almeno 6 mesi di analisi chimiche su terre, acque, aria e sui vari componenti che potrebbero risultare inquinati” spiega Cella.  Cella inoltre ricorda che dal 23 gennaio 2018 ad oggi, a seguito del decreto dirigenziale 629, “la Regione non ci ha più dato notizie sull’attuazione del piano di rientro 70-30, gli esiti delle indagini sul tricloroetano e su fidejussioni”. “Se Montignoso si è espresso per una chiusura del sito è grazie all’impegno della minoranza – aggiunge Paolo Lenzetti del M5S – anche se l’azione del sindaco è da ritenere poco determinata; ci aspettiamo ora una forte reazione ed una vera presa di posizione verso la regione; Lorenzetti dimostri – conclude il consigliere – di non essere un “suddito” dell’assessore Fratoni”.

ore: 14:26 | 

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