UNA spedizione punitiva organizzata nei minimi dettagli o il gesto sconsiderato del vandalo di turno. Due ipotesi dietro al misterioso assalto ai mezzi di Gaia danneggiati la notte scorsa all’interno del parcheggio degli uffici di via Dorsale. Un’area aperta, priva di cancello di accesso e come tale facilmente raggiungibile da chiunque, situata a ridosso degli uffici dell’area legale e ingegneria della società che ha in gestione il servizio idrico in città. Uffici tra l’altro dove non è prevista apertura al pubblico come invece succede nella sede di viale della Stazione. Cosa sia successo con esattezza è ancora al vaglio dei carabinieri sulla base per ora della denuncia presentata dai dirigenti di Gaia, insieme alla documentazione fotografica dei mezzi gravemente danneggiati. Sono stati i dipendenti ieri mattina al momento di entrare in servizio, ad accorgersi dell’assalto avvenuto nel cuore della notte, col danneggiamento di cinque auto usata per eseguire i servizi sul territorio in particolare sui cantieri. Mezzi chiaramente riconoscibili dalla scritta «Gaia» sulla fiancata, cui sono stati spaccati i finestrini e strappati via gli specchietti retrovisori per un danno di diverse centinaia di euro. TUTTO a quanto pare nell’arco di pochi minuti, nessun danno invece alle auto parcheggiate all’interno dell’area utilizzata anche da altri uffici e aziende della zona. Da qui la sensazione che dietro il gesto possa esserci uno gesto mirato contro Gaia, più volte in passato al centro di critiche per le tariffe del servizio idrico; lamentele espresse dalla cittadinanza (non solo a Massa) anche in maniera forte ma sempre civile, senza mai trascendere in gesti inconsulti come quelli dell’altra notte. Ma gli inquirenti seguono anche la pista del vandalismo scollegato da qualsiasi legame con Gaia, messo in atto da una gang di balordi. Il blitz potrebbe essere stato ripreso da alcune telecamere di sorveglianza installate in zona.

  • La Nazione –