Approvata la mozione sul sostegno alle politiche di rigenerazione urbana e sulla semplificazione del governo del territorio, sottoscritta dal Pd e illustrata all’aula da Elisabetta Meucci.  La legislazione toscana “è all’avanguardia”, ma “questo non basta, perché la rigenerazione urbana presuppone un lavoro continuo e occorrono azioni concrete”, ha spiegato la consigliera. La mozione impegna la Giunta a dare piena attuazione agli obiettivi previsti nelle norme per il governo del territorio (legge regionale 65 del 2014), individuando rigenerazione urbana e riqualificazione di aree urbane degradate quale “alternativa strategica al nuovo consumo di suolo”. Il governo toscano deve però procedere sia utilizzando le misure previste dalla legge regionale, sia “valutando la messa in atto di ulteriori incentivi economici a favore dei Comuni”, indirizzati proprio “a sostenere l’attivazione di questi progetti di rigenerazione”.

 

“Rigenerare è molto difficile e anche molto costoso – ha affermato Meucci –; per questo occorre sostenere i titolari di questa azione così complessa, e cioè i Comuni, sotto due aspetti: semplificare al massimo il sistema delle regole, e in questi anni si è cercato di farlo, e far affluire con continuità risorse importanti alla pianificazione comunale”. La mozione impegna il governo toscano a valutare ulteriori interventi di “semplificazione degli strumenti urbanistici”, tra cui, in prospettiva e comunque alla luce delle disposizioni “già contenute nei piani territoriali di livello regionale, metropolitano o provinciale”, misure per “superare la dualità della pianificazione comunale delle realtà più piccole”. In pratica, ha chiarito la consigliera Meucci, si può superare “la dualità del piano strutturale e del piano operativo”, grazie al fatto che la pianificazione già oggi esistente (e costituita da Pit, pianificazione provinciale, piano metropolitano) “può benissimo reggere la pianificazione operativa dei Comuni più piccoli”.

 

Elisa Montemagni (Lega) si è dichiarata favorevole alla “rigenerazione urbana” e al fatto di “cercare di agire su aree delle nostre città che soffrono un po’ più di degrado e che hanno bisogno di maggiore attenzione”. La consigliera ha ricordato che “la legge 65, in toto, non riceve il nostro pieno consenso”, ma “su alcune parti è importante lavorare, come per alcuni territori delle periferie”. La consigliera ha comunque invitato ad un passo spedito negli interventi, “più aspettiamo e più peggiorano”.

 

Tommaso Fattori (Sì-Toscana a Sinistra) si è detto favorevole alla direzione indicata dalla mozione, perché  “si sposa la lotta al consumo del suolo”. D’accordo con Meucci, che aveva messo l’aula in guardia dall’uso di “parole magiche, come la rigenerazione”, rispetto invece alla necessità di agire, Fattori ha richiamato l’attenzione sull’uso della “semplificazione: bisogna guardare cosa c’è dentro” ai singoli provvedimenti.