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lunedì, 11 marzo, 2019

http://www.antenna3.tv/2019/03/11/confartigianato-rifiuti-a-massa-carrara-decenni-di-strategie-fallimentari-ununica-societa-fra-amia-e-asmiu-per-un-servizio-allaltezza/

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CONFARTIGIANATO – “RIFIUTI, A MASSA CARRARA DECENNI DI STRATEGIE FALLIMENTARI UN’UNICA SOCIETÀ FRA AMIA E ASMIU PER UN SERVIZIO ALL’ALTEZZA”

di  Redazione web

“RIFIUTI, a Massa e Carrara abbiamo portato avanti una strategia fallimentare per decenni. Una visione campanilistica senza prospettive che oggi lascia le due principali città fanalini di coda nella raccolta differenziata della provincia, fra le peggiori in Toscana. E’ ora di unire le forze e fare sinergia per una gestione unica del ciclo dei rifiuti che in futuro possa trasformarsi in un ente pluriservizi. A Massa e Carrara, sulla costa come in Lunigiana. Divisi saremo soltanto uno spezzatino di egoismi, facile preda di vicini con grandi ambizioni”. L’analisi di Sergio Chericoni, presidente della Confartigianato apuana parte dai problemi irrisolti del settore e di un servizio pubblico che stenta ad avere una visione strategica. Figuriamoci poi a raggiungere gli obiettivi di legge previsti dalla Regione e dall’Europa: asticelle lontane almeno 20 punti percentuali. I numeri ufficiali e certificati della raccolta differenziata relativi al 2017, forniti dall’Agenzia regionale recupero risorse, sono la base del ragionamento. Mentre la Lunigiana raggiunge picchi superiori al 70% e Montignoso comunque si attesta sopra il 60, i due comuni più grandi spiccano in negativo. Il primo spunto arriva da Carrara: “Dopo alcuni anni di crescita della differenziata, passata dal 15% del 2007 al 40% del 2017 con l’attivazione e l’estensione del porta a porta, ora ci sono i segni di un pericoloso rallentamento – prosegue Chericoni -: a oggi di certo c’è solo il completamento della zona di Fossone. All’interno del Documento unico di programmazione, fra le strategie di riduzione della produzione rifiuti, si fa riferimento alla progressiva estensione del porta a porta fra 2019 e 2020, all’installazione di impianti di videosorveglianza per le isole ecologiche, a sperimentazione di punti di raccolta automatizzati, App per i cittadini e valorizzazione della ricicleria. Ma non ci sono somme in più nel bilancio nel 2019: ci chiediamo come si possa potenziare il servizio senza risorse. Speriamo che l’amministrazione faccia qualche passo avanti nei prossimi mesi e decida di investire sul porta a porta che, là dove attuato, raggiunge percentuali di differenziata pari a circa il 70%. D’altronde la strategia ‘rifiuti zero con ‘estensione della raccolta porta a porta a tutto il territorio comunale’ era una delle priorità del programma del Movimento ”. Dall’altro lato c’è Massa. “Il disastro di Asmiu è stato certificato a più riprese e lo ha ribadito il nuovo amministratore unico, Lorenzo Porzano: mezzi obsoleti, personale ridotto all’osso, conti salvati con immissione di liquidità dal Comune. La differenziata è ferma al 32,63% – va avanti il presidente di Confartigianato – ma là dove è stato attivato il porta a porta si raggiungono anche picchi superiori al 60%. Prendiamo atto della volontà di voler attivare un sistema misto di raccolta, con isole ecologiche intelligenti. Ci chiediamo quale sia l’efficienza concreta dei cassonetti perché, benché intelligenti, potrebbero essere un richiamo per gli incivili ad abbandonare sacchetti e rifiuti di ogni genere lì vicino”. Due città che vivono in simbiosi da sempre, con i confini disegnati solo su carta, che non riescono a fare squadra creando alibi per chi la differenziata davvero non vuole farla: “Basta fare poche centinaia di metri e si cambia completamente la gestione del servizio ed è fuori da ogni logica – va avanti Chericoni -. Entrambi i comuni si lamentano della ‘migrazione del rifiuto’ dai vicini. E allora sarebbe il caso di creare un’unica società che si occupi della raccolta per Massa e Carrara, che superi i campanilismi e offra finalmente un servizio all’altezza di un territorio con circa 120mila abitanti. Un unico bilancio, una tariffa univoca che, ottimizzando uffici e servizi, potrebbe persino abbassare i costi a carico dei cittadini, in vista anche della fine del concordato del Cermec. Sarebbe più facile accedere anche a finanziamenti per la videosorveglianza, per implementare mezzi e impianti, come le riciclerie: ce ne sono due ed entrambe mal ridotte. Nel 2020, poi, allo scadere del bando dell’Unione di Comuni, potremmo coinvolgere anche la Lunigiana, oggi servita da una terza società che è la IdealService. L’alternativa – conclude il presidente di Confartigianato – è quella di restare piccoli egoismi facile preda di aziende più ambiziose e capaci. E’ già successo, non facciamo finta di niente: Ersu ha preso Montignoso e il suo prossimo obiettivo potrebbe essere la Lunigiana. Abbiamo bisogno di una società unica per la raccolta di rifiuti, forte ed efficiente, che unisca Asmiu e Amia. Un’azienda destinata in futuro a diventare una pluriservizi in house utile a tutta la provincia che faccia prima di tutto gli interessi del suo territorio”.

ore: 11:02 | 

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