Stamani abbiamo protocollato due atti, una mozione e una risoluzione, che verranno discussi in Consiglio comunale.
La mozione chiede l’impegno del Sindaco e dell’assessore competente ad avviare tutte le procedure necessarie al recupero di 3 epigrafi monumentali (una celebrativa, risalente al
1581 commissionata dalla famiglia degli Anguillara per la chiesa di San Giacomo andata distrutta in seguito ad una frana, l’altra risalente al 1594 che celebra la conclusione della
cinta muraria albericiana e l’ultima datata 1814 che ricorda il rientro di Maria Beatrice d’Este Malaspina nel Ducato di Massa dopo la fine del dominio napoleonico) conservate,
in condizioni non consone al loro valore storico, in un corridoio buio di palazzo Bourdillon, interdetto al pubblico passaggio e che collega gli ambienti dov’è allestito il Fondo antico della Biblioteca civica S. Giampaoli. Come Movimento 5 Stelle Massa crediamo che sarebbe importante valorizzarle per i cittadini e la città, non solo per una mera conoscenza della loro esistenza, ignorata dai più, ma anche e soprattutto per ciò che concerne il rispetto e la tutela di beni identitari che appartengono alla comunità che quindi ha il diritto di riappropriarsene.
La risoluzione riguarda invece una disputa che va avanti dal 1860 e che produce i suoi effetti ancora adesso e che riguarda il patrimonio librario del Fondo Antico.
Fu all’epoca di Maria Beatrice che l’Accademia dei Rinnovati mise tra i suoi obiettivi programmatici la costituzione di una biblioteca.
All’epoca i soggetti che possedevano un patrimonio libraio culturalmente significativo erano due: i Gesuiti, chiamati ad insegnare presso il Liceo Classico, e l’Accademia de’ Rinnovati.
Nel 1859 in seguito all’esclusione dei Gesuiti dall’insegnamento i loro beni vennero confiscati, la biblioteca del Collegio dei Gesuiti venne chiusa e il patrimonio librario ivi custodito andò all’Accademia dei Rinnovati. Fin dal 1860 sorse però una disputa tra l’Accademia e il Liceo circa la proprietà dei volumi appartenuti ai Gesuiti.
Tutto il patrimonio librario venne raccolto nella sede dell’Accademia fino a quando, nel 1931, venne trasferito nella nuova sede del Liceo Ginnasio, dove rimase fino alla metà degli anni Cinquanta del Novecento, quando in seguito a una convenzione per la realizzazione di una Biblioteca civica, stipulata tra il Presidente dell’Amministrazione provinciale, il Sindaco di Massa e il presidente dell’Accademia dei Rinnovati, si procedette alla “materiale costituzione della Biblioteca” iniziando il trasferimento del patrimonio librario oggetto della convenzione che però avvenne con modalità non corrette determinando il fatto che attualmente volumi appartenenti ad un’unica collana sono collocati in due luoghi differenti; chiediamo quindi che vengano avviate tutte le procedure necessarie per un’eventuale riassegnazione dei volumi tra il Liceo classico e la biblioteca in base a un criterio che miri a salvaguardare l’integrità delle collane presenti nella donazione
stessa.
Attualmente i volumi oggetto di quella convenzione sono allocati in ambienti che versano in stato di degrado, per questo chiediamo di avviare le procedure necessarie per ripristinare le condizioni minime per una decorosa conservazione dei volumi ivi contenuti e atta a garantirne la salvaguardia e di chiarire finalmente se il patrimonio librario, oggetto della convenzione del 1952, è di proprietà dell’Amministrazione o se, essendo in comodato d’uso gratuito, la proprietà dei volumi è rimasta in capo all’Accademia.
Determinare la proprietà dei volumi è fondamentale per capire a chi spetta la conservazione e la manutenzione degli stessi.
Cons. Com. M5S
Luana Mencarelli
Paolo Menchini