
In relazione ad alcuni articoli apparsi sulla stampa locale giorni orsono, per favorire un dibattito pubblico privo di ogni pregiudizio “politico” sul museo Gigi Guadagnucci ospitato a Villa della Rinchiostra, riteniamo utile intervenire con alcune considerazioni generali.
Il museo è sorto in seguito ad una ricca donazione di sculture direttamente proposta dall’artista ed accolta favorevolmente dall’allora amministrazione comunale, circa dieci anni fa. A questa donazione si sommano una quindicina di opere offerte in comodato gratuito dalla vedova Guadagnucci così da comporre una raccolta completa e significativa dell’opera del marito.
Presupposto dell’atto di donazione era di individuare un adeguato sito di allestimento e l’ istituzione di una struttura museale consona.Vennero dunque identificati come “validi luoghi di allestimento” ambienti di Villa della Rinchiostra restaurati anni prima e non ancora utilizzati. Si realizzava così, contemporaneamente, una struttura museale e si restituiva fruibilità pubblica ad un patrimonio storico della città.
IL museo, allestito e inaugurato quattro anni orsono, occupa il piano interrato della Villa e parzialmente – in attesa di un eventuale ulteriore arricchimento – il piano terra. La gestione complessiva della struttura resta comunale mentre le aperture al pubblico e le visite sono state affidate, con gara pubblica, all’Associazione Eleope che opera in collaborazione con volontari e in diretto rapporto con l’ufficio cultura comunale. E’ stato istituito anche un Comitato scientifico che verifica l’attività e la custodia delle opere nel museo. La precedente amministrazione, per motivi anche economici, ha optato per un’apertura del museo in tre pomeriggi nei fine settimana, oltre alle aperture straordinarie e alle visite guidate programmate.
Con il museo la città si è dotata di un nuovo “luogo” culturale, una struttura indubbiamente non priva di carenze e problematiche che dovranno trovare soluzioni, ma il gradimento dei visitatori, spesso non massesi, dimostra la validità del percorso attivato.
Misurare solo dal punto di vista numerico dei visitatori il valore di una realtà artistica e storica non la qualifica culturalmente né valgono comparazioni con strutture che operano in ambiti diversi quali il Castello Malsaspina, ad esempio, che ospita manifestazioni di carattere provinciale di grande richiamo e gode di finanziamenti extracomunali .
Detto questo, l’Amministrazione è ben conscia della necessità di investire maggiori risorse anche umane su Villa della Rinchiostra e il Museo Gigi Guadagnucci . Sono alla studio l’organizzazione di percorsi turistici allargati a tutto il territorio provinciale che includano le due strutture e abbiano la capacità di attrarre finanziamenti e collaborazioni di privati per investire nella programmazione di campagne promozionali ad hoc e nell’organizzazione di eventi culturali di qualità che possano comprendere tutta la Villa e il suo parco.
Massa, 12 febbraio 2019
Eleonora Lama
Assessore alla Cultura