Dare la possibilità a Master srl di riscuotere coattivamente sia le entrate tributarie, servizio di cui si occupa fin dalla sua costituzione, sia quelle patrimoniali, attualmente escluse dalla convenzione con il comune di Massa. Era un’ipotesi annunciata dall’assessore al Bilancio Pierlio Baratta e ne sta discutendo la commissione bilancio; la società affiderebbe l’incarico di riscossione a professionisti e avvocati attingendo dall’elenco che stilerà a breve. “Master fa da contabile all’amministrazione e segnala quanto dovrebbe riscuotere – ha spiegato l’amministratore Corrado Panesi – poi vengono fatti gli accertamenti e inviate le cartelle all’agenzia di riscossione; sono il comune di Massa o Equitalia a incassare i tributi e non sono previste azioni di Master di nessun tipo per la parte patrimoniale”. Da qui nascerebbe l’esigenze di affidare a Master l’incarico evitando così, in futuro, di scoprire ulteriori crediti non ricossi. Come l’Aeroclub o gli affitti o tanti altri che, secondo Panesi, l’amministrazione dovrebbe ricevere. La domanda di Uilian Berti, Mdp, è chiara e semplice: “come mai tutti questi crediti emergono solo ora? Qualche dirigente ce lo spieghi”. Bruno Tenerani, Fdi, però tira in ballo non solo i funzionari del comune, ma anche l’ex assessore competente, Giovanni Rutili, che “non poteva non esserne a conoscenza”. A chiedere chiarezza per tutti i consiglieri, ma soprattutto per i cittadini “perché alla fine pagano sempre loro” è stata Dina Dell’Ertole, Alternativa civica: “sono allibita dalla situazione che ci viene mostrata e voglio capire qual è la filiera e come siamo arrivati a questo perché abbiamo sempre creduto, delle passate amministrazioni, che il settore meglio gestito, più limpido, trasparente e in ordine, fosse proprio il bilancio”. “Usciva da un decennio di ottimizzazione al massimo – continua – mentre ora prendo atto che su quella stagione si sta stendendo un velo oscuro”.