“Ci sembra doveroso portare all’attenzione delle autorità competenti la vicenda dell’Aeroclub di cui abbiamo appreso in questi primi mesi di mandato”. Il sindaco Francesco Persiani è intenzionato a fare chiarezza sui quei circa 300 mila euro che l’associazione deve al comune di Massa, sulle convenzioni tra l’ente e il club e sulla prescrizione del debito chiesta proprio da Aeroclub. Nei giorni scorsi il consigliere Mdp Uilian Berti, in commissione bilancio era stato chiaro: “se non li buttate fuori, allora siete compiacenti” aveva dichiarato invitando l’amministrazione ai fatti. Di tutta risposta il sindaco Persiani ha prima replicato attraverso la sua pagina Facebook, poi ha annunciato che il comune procederà per vie giudiziarie. “Dispiace sentir dire che potrebbe esserci un “atteggiamento compiacente” visto che i dati fanno pensare ad una condotta superficiale o negligente di chi ci ha preceduto” risponde il sindaco precisando che “chiederemo a chi è competente di valutare i rapporti tra i soggetti coinvolti e le attività”. L’allusione è alla candidatura alle ultime elezioni di Lino Palla, presidente di Aeroclub, con la lista “Uniti per la Città” in sostegno all’ex sindaco Alessandro Volpi. “Visto che ci viene detto che dobbiamo farci carico di responsabilità del passato, non vogliamo correre il rischio che poi qualcuno ci dica che non ci sia stata abbastanza prudenza e diligenza da parte nostra” commenta il primo cittadino. Poi ripercorre la vicenda: “nel 2011 il comune firmò una transazione concedendo al club di pagare il debito di 290 mila in rate mensili non inferiori a 2.500 euro, pagate solo in parte e poi coperte da un’assicurazione fallita nel 2013; il comune non si è attivato per il rilascio di nuova fidejussione e nel 2014 ha, però, sottoscritto nuova convenzione”. Lo scorso ottobre, l’assessore Pierlio Baratta ha fatto scattare l’ingiunzione per recuperare il credito di Aeroclub che ha fatto opposizione e chiesto inoltre 200 mila euro per lavori effettuati alla struttura. “Stiamo valutando tutto ciò che è possibile fare per rientrare in possesso del credito e dell’area” continua Persiani, “vogliamo tutelare l’interesse pubblico ed erariale”.