Anche i trattori degli agricoltori della Coldiretti sono stati mobilitati come spalaneve per pulire le strade e come spandiconcime per la distribuzione del sale contro il pericolo del gelo nell’alta Garfagnana e nella Media Valle. Sono una decina le imprese agricole che, attraverso le convenzioni con gli enti locali, vengono ingaggiati per sgomberare la viabilità principale e secondaria dalla neve e all’occorrenza anche a spargere sale per prevenire l’effetto ghiaccio sul manto stradale. Imprese agricole che hanno come attività primaria l’agricoltura: allevano bovini da carne e da latte, producono formaggi, ortaggi, in alcuni casi sono specializzate nella produzione di farro e nei prodotti del bosco. Fanno tutto quello che un’impresa agricola da sempre fa: producono cibo di qualità, eccellenze espressione del territorio e preservano tradizioni e saperi. Ma quando scende la neve e calano le temperature montano sui trattori lo spazzaneve e guidano, anche per ore, per assicurare viabilità pulita e sicura.

E’ quanto riferisce la Coldiretti in riferimento all’ondata di maltempo che caratterizza i “giorni della merla”. “I mezzi agricoli sono importanti – spiega Andrea Elmi, Presidente Coldiretti Lucca – per consentire la circolazione anche nelle aree più interne e difficili ed evitare l’isolamento di case e aziende. Gli agricoltori conoscono come pochi il territorio ed hanno grande esperienza anche in queste situazioni”.

Nonostante i disagi l’arrivo di pioggia e neve al nord salva le campagne da una preoccupante siccità fuori stagione. Le precipitazioni infatti sono importanti per ripristinare le scorte di acqua sulle montagne, negli invasi, nei laghi, nei fiumi e nei terreni asciutti, per lo sviluppo primaverile delle coltivazioni. A preoccupare è invece il brusco abbassamento delle temperature con il gelo che mette a rischio i raccolti di verdure e ortaggi dopo le gravi perdite subite dall’inizio dell’anno che hanno ridotto le disponibilità sui mercati. “E’ evidente – spiega ancora Elmi – che le temperature sotto lo zero danneggiano le coltivazioni invernali come carciofi, finocchi, sedano, prezzemolo, cavoli, verze, cicorie e broccoli, ma lo sbalzo termico improvviso ha inevitabilmente un impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra”.

Per ottimizzare la spesa, ottenere il miglior rapporto prezzi qualità e aiutare il proprio territorio e l’occupazione, il consiglio della Coldiretti è quello di verificare l’origine nazionale, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori nei mercati o in fattoria e non cercare per forza il frutto perfetto perché piccoli problemi estetici non alternano le qualità organolettiche e nutrizionali, i cosiddetti “brutti ma buoni”. “Ci sono dunque tutte le condizioni – conclude Elmi – per non rinunciare a produzioni locali preziose per il benessere in questa stagione per combattere il freddo e l’influenza che si avvicina al picco epidemico stagionale”.