Da Aeroclub Marina di Massa arriva l’ennesima tegola per il comune di Massa: l’amministrazione comunale ha ricevuto un atto di opposizione all’ingiunzione fiscale emessa dallo stesso comune lo scorso ottobre per i mancati pagamenti dei canoni dell’aeroporto. In base all’art.2943 del Codice civile, Aeroclub ritiene prescritta la richiesta di vecchi canoni sostenendo che il comune non abbia eseguito le procedure previste, “secondo loro, il sollecito del 2016 non integra i presupposti dell’art. 2943, quindi la costituzione in mora e la diffida all’adempimento” ha spiegato l’assessore al Bilancio Pierlio Baratta in commissione bilancio. E non solo, Aeroclub ha chiesto anche 200 mila euro per le manutenzioni straordinarie eseguite nel tempo. “Ci costituiremo in giudizio – ha riferito Baratta – faremo presente che c’è stato un atto transativo e faremo decorrere la prescrizione dall’ultimo pagamento spontaneo di Aeroclub oltre ad opporci alla richiesta dei 200 mila euro”. Il comune di Massa, con una procedura esecutiva, cercherà di vendere gli unici due vecchi aerei rimasti, del valore di circa 40 mila euro ciascuno, e recuperare così una parte del credito. Altri tre velivoli invece “non si sa dove siano finiti” ha detto l’assessore ai consiglieri spiegando che anni fa i cinque aerei di Aeroclub furono pignorati e quei sigilli furono poi rimossi con la transazione di cui furono pagate solo le prime tre rate. I consiglieri però sono stati rassicurati sul proseguo dell’attività dell’elisoccorso e della Vab antincendi, autonome rispetto ad Aeroclub che “a seguito delle vicende giudiziarie, da statuto nazionale se entro 15 giorni non convoca il consiglio direttivo e non nomina un nuovo presidente sarà commissariato” ha precisato l’assessore.