I giovani sono la speranza che atrocità come la Shoah non si ripetano e impedire che la comunità sia nuovamente ferita a morte. E’ questo il messaggio che le istituzioni hanno voluto trasmettere ai tanti studenti presenti al consiglio straordinario di Massa per la Giornata della Memoria. Assieme al sindaco Francesco Persiani, alla giunta e ai consiglieri, erano presenti il presidente della provincia Gianni Lorenzetti, il prefetto Paolo D’Attilio, autorità civili e militari, associazioni combattentistiche e d’arma; hanno portato le loro riflessioni Adelindo Frulletti dell’associazione «Amici di Israele» e Simone Caffaz che ha presentato il suo libro «La scatola di legno. Dialogo tra nonno e nipote sul popolo ebraico e la Shoah». Il presidente del consiglio Stefano Benedetti – a cui è stata espressa solidarietà per le minacce ricevute su Facebook – ha ricordato che giornate come questa servono ai giovani per passare il testimone, «raccontino ai loro amici, nei centri di aggregazione perché non si ripetano più episodi di antisemitismo e l’amministrazione continuerà nel portare avanti iniziative contro la violenza». Toccanti gli intermezzi musicali suonati dagli alunni, mentre il liceo Palma ha presentato alcune sculture.

«Questa giornata deve guidare il nostro agire ogni giorno perché il bene prevalga – ha detto il sindaco – ciò che è accaduto può ritornare, giungono segnali di ripresa di antisemitismo negli stadi, nelle scuole e soprattutto sul web perché è l’ignoranza che alimenta le forme di odio». Su quanto accade sui social si è soffermato anche Lorenzetti: «pensiamo ai toni usati, tutti possono permettersi di scrivere quello che vogliono e vi dovete ribellare a chi porta avanti un metodo di violenza verbale che poi diventa fisica. L’indifferenza è terribile – ha aggiunto –  per questo abbiamo l’obbligo di attualizzare la memoria e condannare ogni gesto che danneggia i nostri simili; la memoria deve servire a ribellarsi a qualunque violenza». «Non rifiutate mai la conoscenza – si è rivolto Frulletti agli studenti – evitate di schierarvi prima di capire, stando sempre dalla parte dei diritti degli esseri umani». Consegnate le medaglie d’onore a Adelmo Mosti, scomparso pochi giorni fa e a cui è stato dedicato un minuto di silenzio, e a Luigi Cardellini.