Tra i milioni di morti durante la Seconda guerra mondiale o deportati nei campi di concentramento c’erano anche 60 mila atleti, 220 dei quali di altissimo livello. Pugili, sciatori, rugbisti, calciatori di ogni nazionalità compresa l’intera nazionale femminile olandese di ginnastica artistica; a 50 di loro – con altrettanti pannelli – è dedicata la mostra “Campioni nella memoria” inaugurata a Palazzo Ducale, nelle sale della ex presidenza, alla presenza, tra gli altri di Chicco Evani. Nata in una scuola di Scandicci, per una ricerca indicata dalla professoressa Barbara Trevisan, è adottata dall’Unvs che la sta portando in tour in Italia e all’estero. La mostra di Palazzo Ducale è promossa dall’Ufficio scolastico provinciale in collaborazione con la Provincia di Massa Carrara, il Comune di Massa, l’Unione veterani dello sport, il Coni e l’Anpi.  “Lo scopo è quello di osservare la più grande tragedia del ventesimo secolo anche dal punto di vista sportivo – hanno detto gli organizzatori – rendendo onore a chi ha incarnato gli ideali sportivi e hanno difeso i principi di libertà, uguaglianza e tolleranza”. “E’ un altro pezzetto del puzzle di queste celebrazioni della Memoria – ha aggiunto il presidente della provincia Gianni Lorenzetti – non si è salvato nessuno, neppure chi portava alti i colori della propria nazione”. Per il sindaco Francesco Persiani “lo sport è sintomo di rinnovamento, di fiducia e di speranza”. Molte le storie raccontate come quella di Arpad Weisz, calciatore ungherese, che prima di essere deportato ad Auschwitz, vestì le maglie di Alessandria e Inter di cui divenne allenatore. C’è anche Cestmìr Vycpàlek che vinse due scudetti come allenatore della Juventus dopo essere sopravvissuto a Dachau. La mostra sarà visitabile fino al 14 febbraio dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e il martedì e giovedì anche il pomeriggio dalle 15 alle 17. Il bozzetto del manifesto è di Sara Riccardi, della 1B, scelto tra quelli realizzati dagli studenti del liceo artistico Palma.