
All’ospedale del cuore di Massa, il “Laboratorio di biomateriali e medicina rigenerativa” dell’Istituto di fiosiologia clinica-Cnr è stato intitolato al dottor Vassilli Fotis che grazie ad una consistente donazione ha permesso l’acquisto di nuove strumentazioni all’avanguardia e di borse di studio. Macchinari come una stampante biologica 3d, un microscopio elettronico a scansione e – nel giro di un paio di mesi – un microscopio a forza atomica che permetteranno ai ricercatori di effettuare un’analisi di nanofibre e nanoparticelle. La stampante può essere usata per rigenerare tessuti danneggiati o addirittura per i trapianti d’organo con valvole aortiche realizzate su misura del paziente, «materiale biocompatibile – ha spiegato il dottor Ezio Federghini, primo ricercatore dell’Ifc-Cnr – talmente bene accettato dall’organismo che ricostruisce il tessuto epiteliale del paziente scevro da ogni reazione». Al laboratorio dell’Opa lavorano una decina di ricercatori e grazie alla donazione il numero crescerà. «La forza del gruppo di ricerca – ha commentato il dottor Giorgio Soldani, dirigente tecnologo Ifc-Cnr di Pisa e direttore del laboratorio – è data dalla multidisciplinarietà del team». Il «Laboratorio di biomateriali e di medicina rigenerativa» è stato intitolato al suo donatore, il dottor Vassili Fotis, 84 anni, pioniere nel rimodellamento e rigenerazione dell’osso nei soggetti in crescita e nei giovani adulti nel campo dell’ortodonzia. Una cerimonia a cui erano presenti medici ed esperti, oltre a Luciano Ciucci direttore generale della Fondazione Monasterio e al vicesindaco di Massa Guido Mottini. All’Opa il laboratorio, oggi ampliato ad oltre 70 metri quadrati, è nato oltre 20 anni fa per sviluppare biomateriali polimerici e dispositivi biomedicali in campo cardiovascolare.