E’ stato ritrovato il testamento che raccoglie le ultime volontà di Piero Casonato, il medico di 59 anni investito ed ucciso all’interno del giardino di Villa Massoni, bene di famiglia, dal fratello Marco, docente universitario 62enne. Il documento, risalente al 2007, consegnato in Procura dagli avvocati di parte civile Enrico di Martino e Guido Bernieri è stato rinvenuto fuori dai confini di Massa. la notizia del testamento circolava già nei giorni successivi al delitto, adesso non è escluso che , proprio in quelle pagine scritte a mano possano esserci elementi importanti, non solo per il futuro della villa, ma anche per comprendere al meglio quali fossero i rapporto tra i due fratelli ben prima della tragedia. Ancora un ruolo fondamentale lo avranno le perizie che dovranno stabilire la dinamica esatta dell’incidente e recuperare le informazioni contenute nel cellulare di Piero oltre alle immagini contenute nelle macchine fotografiche che il giorno del delitto i due fratelli avevano portato con sé all’interno della Villa. Non ancora stabilita la data del funerale della vittima, dovrebbe però essere celebrato nella giornata di domani, o al massimo entro la prossima settimana. L’esame autoptico è stato infatti già effettuato, sarebbero emersi elementi tali da avvalorare la tesi dell’ “investimento ripetuto” da parte di Marco quando ormai il corpo del fratello era a terra, impossibilitato ad alzarsi. Questo aggraverebbe la posizione di Marco che dal giorno del delitto si trova in carcere. Verrà risentito nei prossimi giorni l’operaio Rom, testimone dell’incidente, che con una vecchia panda si è messo in mezzo, fra il furgone guidato da Marco e Piero che stava invece tentando la fuga.