Due ragazzi lo hanno trovato agonizzante sul ciglio della strada, sul greto del torrente Calcandola, con il cranio fracassato. E poco dopo, prima dell’arrivo dell’ambulanza, è morto sotto i loro occhi. Tragedia nella tarda serata di sabato 21 ottobre, verso le 21.30, a Sarzana: a perdere la vita l’architetto Giuseppe Di Negro, sposato e padre di una bambina di 10 anni.

A notare il corpo sul bordo della carreggiata, lungo una strada del quartiere Bradia, due giovani che stavano transitando in zona. L’uomo era molto conosciuto sia nello Spezzino, che in Lunigiana: laureato al Politecnico di Milano, negli anni ha redatto progetti nel settore pubblico e privato. Aveva 50 anni, essendo nato nel 1967.

Il corpo, a pochi metri dall’automobile, presentava una ferita alla testa. Secondo i primi accertamenti eseguiti dal medico legale, che ha effettuato un’ispezione esterna del cadavere sul posto, l’uomo avrebbe subito alcuni colpi alla testa, uno dei quali particolarmente profondo, che potrebbero essere stati inferti con un corpo contundente.

La polizia non esclude la pista dell’omicidio. Nella mattinata di domenica 22 i poliziotti di Sarzana e della Spezia, oltre ai colleghi della scientifica, hanno nuovamente setacciato il luogo in cui è stato trovato Di Negro da due giovani passanti. Si tratta di una via poco trafficata, soprattutto alla sera, a ridosso del torrente Calcandola. Si cerca, in particolar modo, l’oggetto contundente con cui Di Negro potrebbe essere stato colpito alla testa e compatibile con le ferite rilevate dal medico legale.
Intanto il sostituto procuratore di turno ha già disposto l’autopsia, che dovrebbe essere eseguita nella giornata di lunedì 23. Oltre ai sopralluoghi, la polizia ha sentito nuovamente i due ragazzi che avevano ritrovato l’uomo ancora agonizzante dando l’allarme. Di Negro, incensurato, lascia la moglie e una figlia minorenne. Non è escluso che in giornata la polizia possa sentire i congiunti per cercare di ricostruire le ultime ore dell’uomo.
L’architetto si era recato a casa dei genitori sabato sera attorno alle 20 e, successivamente è uscito, probabilmente per incontrare qualcuno. È quanto emerge dalla ricostruzione fatta dagli investigatori della polizia che indagano sulle ultime ore di vita dell’uomo. La polizia, per ricostruire gli ultimi movimenti e le relazioni della vittima, sta analizzando anche i telefoni cellulari e il computer dell’uomo. Secondo alcune fonti investigative, a una prima analisi non mancherebbe nulla all’interno dell’auto dell’architetto e sul cadavere sono stati ritrovati portafoglio e documenti.
il tirreno