Il Comandante Marco Landi lascia lo scalo marinello dopo due anni di attività molto intensa, con un bilancio certamente positivo.

Nelle due stagioni balneari 2016 e 2017, sul fronte della salvaguardia della vita umana in mare, grande sforzo è stato profuso guardia costiera spiaggiadalla Guardia Costiera per le attività di vigilanza in mare sul rispetto delle zone destinate alla balneazione, ed a terra numerosissimi sono stati i controlli effettuati dagli uomini e donne della Capitaneria sulle condizioni di sicurezza per il corretto svolgimento delle attività balneari, con specifico riguardo alle dotazioni di sicurezza obbligatorie per le strutture ricettive ed all’organizzazione del servizio di assistenza e salvataggio, al fine di garantire la massima sicurezza e serenità, in acqua e sulle spiagge a tutti i turisti e a tutti gli utenti del mare.

Tutto ciò, unito ad una mirata opera di informazione, formazione e prevenzione, eseguita, anche, attraverso incontri mirati con le rappresentanze della associazioni di categoria su tutto il territorio demaniale marittimo del Compartimento (Comuni di Montignoso, Massa e Carrara), ha permesso, di non registrare gravi incidenti sulle spiagge e nella fascia di mare destinata alla balneazione (annegamenti).

guardia costieraSignificativa ed incisiva l’attività svolta dai militari guidati dal Comandante Landi, a tutela della legalità in generale, ed in particolare sul fronte della protezione ambientale e della salvaguardia del pubblico demanio marittimo (portuale e non).

Dal settembre 2015 ad oggi sono state, infatti, inviate alla competente Autorità Giudiziaria 65 (sessantacinque) comunicazioni di notizia di reato, di cui 49 (quarantanove) per altrettante violazioni in tema di innovazioni e/o occupazioni abusive,  con  relativi provvedimenti di sequestro delle opere che risultavano non in

regola, ed ulteriori 13 (tredici) notizie di reato sono state inoltrate in materia di illeciti ambientali, successive a mirate attività vigilanza, verifica e controllo (scarichi non autorizzati, smaltimento illecito di rifiuti, inquinamento etc.).

Fra queste ultime, due segnalazioni di reato hanno riguardato due depuratori della provincia apuana, e sono legate a fenomeni di inquinamento di corpi idrici superficiali, causati dalla presenza di fanghi da depurazione In sintesi, l’eccedenza di detti fanghi, non potendo essere smaltita a norma di legge, sfociava direttamente nei corsi d’acqua, configurando in tal modo l’ipotesi di reato di abbandono rifiuti in acque superficiali e di danneggiamento.

guardia costiera mtovedettaIn porto, due operatori sono stati denunciati per illeciti di natura ambientale. In uno stabilimento, nel corso dei sopralluoghi, il personale ispettivo della Guardia Costiera ha verificato che le acque reflue di lavorazione (derivanti dal carenaggio delle unità navali tirate a secco) confluivano direttamente in mare, costituendo di fatto, in assenza dell’autorizzazione prevista, un vero e proprio scarico in corpo idrico superficiale di sostanze di origine industriale, risultando i sistemi di raccolta presenti non idonei a trattenere le acque stesse (comprese le acque di prima pioggia che ricadono sulle aree di cantiere). Tale situazione anomala è stata chiaramente evidenziata dalla presenza di particelle di natura organica e di residui di coloranti, derivanti appunto dall’abrasione e rimozione delle vernici e delle incrostazioni dello scafo durante le operazioni di carenaggio, sia a valle di quelli che dovevano essere gli impianti di contenimento, sia nello specchio acqueo di fronte alle aree di cantiere – si tratta di sostanze estranee all’ambiente, con tempi di assorbimento naturale molto lunghi.

Altre violazioni penali, riscontrate nell’ambito della tutela ambientale, hanno riguardato dei lavori di movimentazione di arenile eseguiti con mezzi meccanici, su una spiaggia contraddistinta dalla presenza di un sistema dunale, con endemismi vegetazionali rari e protetti, interventi che hanno deturpato un habitat naturale ben individuato; eseguiti senza autorizzazione alcuna.

guardia costiera 17 8 17Sempre sulle spiagge è stato rilevato l’illecito smaltimento di terra proveniente, dai lavori di un vicino cantiere, su un arenile in concessione demaniale marittima. Il materiale in parola doveva, invece, essere condotto in discarica, in quanto rifiuto non pericoloso.

In un altro caso sono stati utilizzati addirittura dei fanghi di dragaggio, poi stesi su di un arenile comunale non assentito in concessione a soggetti privati. Anche tale attività non era suffragata da alcun titolo autorizzativo ed il rifiuto prodotto in fase di dragaggio sarebbe dovuto essere trasportato in discarica.

Fra le operazioni di polizia demaniale più eclatanti ricordiamo l’indagine che ha    permesso   di   accertare    la    realizzazione    totalmente   abusiva   ed   il mantenimento di un piazzale di oltre 3.200 mq – con piano di campagna grezzo – sito in ambito portuale, realizzato e mantenuto in contrasto del vigente P.R.P. senza le previste autorizzazioni ambientali e paesaggistiche e mai collaudato utilizzato per lo stoccaggio di lapidei informi, da imbarcarsi alla rinfusa su navi ed anche per il deposito temporaneo di blocchi di marmo.

Da ultimo si sottolinea come numerose e delicate siano state le deleghe d’indagine – evase, che sono state conferite alla  Capitaneria di  porto  di Marina di Carrara dalla Procura di Massa negli ultimi due anni.

In tema di sicurezza della navigazione, altro cardine dell’attività della Guardia Costiera, ed in particolare nell’ambito delle attività di controllo sulle condizioni previste dalle Convenzioni Internazionali applicabili  alle navi  mercantili  impegnate  in viaggi internazionali, tese alla  verifica delle condizioni  di  sicurezza  dei  mercantili,  delle  condizioni di vita e di lavoro  degli    equipaggi    imbarcati   ed   alla tutela e  protezione  dell’ ambiente   marino  dagli  inquinamenti  ed  in  particolare  all’interno  dell’organizzazione  nazionale Port State Control, il Nucleo PSC della Capitaneria di porto di Marina di Carrara  si  è collocato al vertice europeo e nazionale per aver, negli ultimi anni, emanato il  maggior numero di provvedimenti di bando nei confronti di navi sub standard (c.d. “carrette del mare”).

guardia costiera mtovedettaBen 3 (tre) sono state infatti le navi bandite da tutti i porti UE nel porto di Marina di Carrara nell’ultimo biennio, con 9 (nove) navi fermate per serie carenze in tema di sicurezza e prevenzione degli inquinamenti. 54 (cinquantaquattro) le navi straniere ispezionate.

Al fine di permettere un maggiore e più agile servizio a tutti gli utenti del mare, dal mese di maggio è stato attivato in Capitaneria uno Sportello Unico Relazioni con il Pubblico. Tale Ufficio, situato all’ingresso principale della sede di Via Salvetti, consente una immediata interfaccia fra i cittadini e l’Amministrazione Marittima. Presso il SURP (questo l’acrostico per il nuovo Ufficio) tutti i marittimi, le agenzie, i diportisti, i pescatori, ed i cittadini interessati ai vari usi del mare, possono trovare la modellistica per formulare le più varie istanze alla Capitaneria e depositare atti ricevendo, immediatamente, informazioni sulle tematiche a più frequente trattazione (es: rinnovo patenti nautiche, imbarco e sbarco marittimi, documentazione di sicurezza per naviglio da diporto etc.)