L’attuale disciplina regionale sul sistema di allerta si fonda sulla direttiva del presidente del Consiglio dei ministri del 27 febbraio 2004 con la quale sono stati approvati gli “Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale, statale e regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile”.

L’ultimo aggiornamento della disciplina risale al 2015 quando fu emanata la delibera 395 sul “Sistema di Allertamento Regionale e Centro Funzionale Regionale”, il cui allegato numero 1 prevedeva come massimo livello di allerta in caso di temporali solo quella di tipo arancione, precisando che non è previsto un codice di allerta rosso per i temporali.

“Il massimo livello di allerta previsto per i temporali – si legge nell’allegato – è quello arancione. Non è previsto un codice di allerta rosso specifico per i temporali perché tali fenomeni, in questo caso, sono associati a condizioni meteo perturbate intense e diffuse che già caratterizzano lo scenario di criticità idrogeologica rossa. Anche gli effetti e i danni prodotti sono gli stessi”.

E’ importante sottolineare inoltre che le norme di comportamento per i cittadini indicate in caso di rischio idrogeologico-idraulico causato da temporali forti – che i Comuni sono tenuti a comunicare ai cittadini in caso di emissione di allerta – prevedono lo stesso elenco di comportamenti da adottare sia per l’allerta arancione che per l’allerta rossa, con la sola differenza che in questo ultimo caso è necessario: prestare particolare attenzione a familiari e persone anziane e non autosufficienti; recarsi altrove prima dell’inizio della criticità se la zona è particolarmente a rischio; non cercare di mettere in salvo auto o mezzi agricoli.

Tali norme di comportamento sono, tra l’altro, pubblicate sul sito della Regione Toscana nella sezione “Allerta meteo” (http://www.regione.toscana.it/-/rischio-idrogeologico-idraulico).